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Diritti tv, stop a bando

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP
16 aprile 2018 | 15.41
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Prima di lanciare la propria offerta sui diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A, Sky Italia ha deciso di chiedere per vie legali al Tribunale di Milano una verifica dell’aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, alla legge Melandri e alle recenti indicazioni dell'Autorità della concorrenza, ottenendone la sospensione sino al 4 maggio.

"Il bando di Mediapro per l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato di calcio della Serie A solleva così tante perplessità da rendere necessario verificarne la legalità prima di presentare importanti offerte", spiega l'emittente satellitare in una nota.

Sky sottolinea di voler "continuare a garantire agli abbonati un prodotto di qualità, nella piena libertà e autonomia giornalistica e editoriale in un sistema non discriminatorio e di libera concorrenza fra gli operatori". "Sky - si legge ancora nella nota - investe da molti anni in Italia nel calcio e nella Serie A, raggiungendo milioni di case, di famiglie, di appassionati, con la grande soddisfazione di tutti gli abbonati, delle squadre di calcio, in un sistema competitivo e osservando sempre le regole e le leggi italiane".

"Sky Italia in questi anni ha creato migliaia di posti di lavoro, ha prodotto sistemi editoriali innovativi, emozioni giornalistiche e sportive uniche, migliorando e ampliando continuamente la sua offerta, nella convenienza di tutti e generando un impatto gigantesco nell’intero Paese sia dal punto di vista produttivo, fiscale e lavorativo che del divertimento degli sportivi italiani e delle loro famiglie".

"Per tutto questo - prosegue l'emittente - per la nostra volontà di continuare a contribuire alla crescita del calcio italiano, per lanciare nei prossimi giorni una grande offerta economica che possa garantire il futuro dei club sportivi, oltreché la qualità, la creatività e l’autonomia editoriale e giornalistica, la competizione industriale, agendo, senza scorciatoie, sempre nel rispetto dei valori della libertà di mercato e di tutte le leggi, Sky si è rivolta al Tribunale che, dopo avere sospeso immediatamente il bando di Mediapro, fornirà il suo responso il 4 maggio prossimo".

MEDIAPRO - C'è "sorpresa e preoccupazione" in Mediapro dopo la sospensione del bando. Questo lo stato d'animo che, a quanto apprende l'Adnkronos, si respira nell'intermediario spagnolo in considerazione delle relazioni che erano state portate avanti nell'ultimo periodo con i vari broadcaster e soprattutto per l'apertura dimostrata verso gli operatori nel costruire il bando di gara "nel modo più equilibrato possibile, nell'ottica di offrire chiavi in mano il prodotto per incentivare l'ingresso nel mercato di nuove piattaforme e quindi aprire ed offrire al consumatore una pluralità di scelta, in una fase in cui tale pluralità rischia di essere molto bassa".

Questo - si apprende - è dimostrato anche dalle richieste di chiarimento da parte di operatori fino ad oggi lontani dal prodotto serie A. I diritti televisivi della Serie A "sono un asset strategico non solo per Mediapro ma soprattutto per la digitalizzazione dell'intero sistema Paese Italia". Dalla società spagnola trapela inoltre "preoccupazione" e, in vista dell'assemblea del 19 aprile, una preoccupazione analoga emergerebbe anche dai parte dei club che dovranno aspettare altre settimane per conoscere l'esito del bando di gara. Ad ogni modo la società spagnola, proprio per rassicurare le società, sottolinea di essere "pronta con le garanzie bancarie dovute".

LEGA SERIE A - "La Lega Serie A - si legge in una nota - appreso da notizie stampa del provvedimento di sospensione del bando pubblicato da Mediapro sui diritti del campionato di Serie A per il periodo 2018-21, si limita a osservare che è interesse generale del calcio e dei suoi appassionati, in considerazione dei valori economici e anche sociali in gioco, una definizione rapida di qualsivoglia controversia fra le parti".

"Nessun ulteriore giudizio può essere espresso dalla Lega Serie A non conoscendo allo stato i contenuti degli atti di cui si legge nelle agenzie", aggiunge la nota di via Rosellini.

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