"Il Paese ha voglia di sport e noi abbiamo il dovere di interpretare questa domanda ma lo dobbiamo fare tutti assieme con senso di responsabilità e di servizio". E' quanto sottolinea il presidente e amministratore delegato di 'Sport e Salute', Vito Cozzoli, in chiusura dll'evento digitale 'Lo sport al centro della ripartenza del Paese-Ipotesi e prospettive per una rivoluzione culturale' promosso da Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, in collaborazione con Adnkronos Comunicazione e Ciwas, Confederazione Italiana del Wellness e le Attività Sportive per la Salute.
"E' stata una giornata molto fruttuosa e importante, abbiamo sentito le voci di quasi tutti gli attori del sistema sportivo. Ognuno di noi ha ricette e progetti diversi da portare avanti ma tutti uniti dall'idea di metterci al servizio dello sport e lavorare di più insieme in un settore che ha margini di crescita paurosi, questi margini riguardano ogni ambito a partire dalla scuola", prosegue il n.1 di 'Sport e Salute'.
"C'è poi il tema della promozione dello sport di base e su questo 'Sport e salute' vuole supportare gli organismi sportivi affinché siano sempre più trainanti per lo sviluppo dello sport. Nelle ultime settimane abbiamo lanciato bandi per l'inclusione sociale e stiamo registrando un grandissimo successo. Poi ci sono bandi sull'infrastrutturazione del sistema sportivo. Poi c'è la domanda dello sport outdoor. Tutto questo non basta, va fatto un intervento massivo sulla scuola a partire dal prossimo anno scolastico. Quanto successo ha creato disabitudine allo sport e allo stare con gli altri, dobbiamo recuperare terreno. Noi siamo una parte del sistema, vogliamo lavorare con tutti. L'azione dello sport è multi-livello, ognuno di noi è parte di un mosaico, funziona se funzionano anche gli altri", conclude Cozzoli.