"Conosco le persone di Mediapro dal 1983, sono dei cari amici, ma non ho nessun ruolo. Sono persone che stimo e conosco da più di trent'anni, Non ho nessun ruolo in questo momento". Sono le parole di Marco Bogarelli, fondatore ed ex presidente di Infront Italia, all'Adnkronos sull'ipotesi di un suo ingresso con un ruolo di vertice in Mediapro, la società spagnola che ha acquisito i diritti televisivi della Serie A, su cui l'Antitrust dovrà esprimere il proprio parere.
La maggioranza di Mediapro è stata acquisita dal gruppo cinese Orient Hontai, ma secondo Bogarelli non cambierà nulla. "Non cambia nulla, perché di fatto era una compagine mista, i fondatori, Televisa, Torreal una famiglia facoltosa spagnola e il Gruppo WPP. Alcuni tra cui uno dei soci fondatori volevano cedere, hanno venduto ma non cambia la struttura, nel senso che Wpp e di due fondatori rimasti (Tatxo Benet e Jaume Roures ndr.) hanno il 45% e sono quelli che fanno andare avanti l'azienda, hanno un patto tra di loro e mantengono la gestione. E' come se fossero entrati dei soci finanziari al posto di altri soci finanziari. Arriva una capacità di investimento maggiore", ha spiegato l'ex presidente di Infront Italia.
Positivo invece il giudizio sull'acquisizione da parte di Mediapro dei diritti tv della Serie A. "Il primo fatto positivo sono i 220 milioni in più rispetto ai tre bandi che avevano prodotto. Questo è il fatto più positivo. Poi magari si potrà vedere se si potrà fare qualcosa di più vantaggioso per la Lega, che sia il canale o altro, con la Lega partecipe, che potrebbe portare più denaro. Io giudico le cose oggettivamente, soprattutto dai numeri, e questi dicono che è certamente meglio, perché 220 milioni sono tanti", ha concluso Bogarelli.