"Le crisi sono occasioni per il cambiamento e la rigenerazione. La pandemia ha amplificato problemi nuovi ma anche antichi: serve una capacità di visione d'insieme, e il problema è sempre più lo stesso: rimettere al centro le persone e la scuola, e far lavorare in sinergia scuole e associazioni sportive, con un approccio globale". Lo dice l'ex campionessa di ciclismo e candidata alla presidenza del Coni Antonella Bellutti, intervenuta al webinar "Lo sport al centro della ripartenza del Paese - Ipotesi e prospettive per una rivoluzione culturale” promosso da Asi Associazioni Sportive e Sociali Italiane in collaborazione con Adnkronos Comunicazione e Ciwas.
"Il Coni per 107 anni ha avuto la responsabilità di portare avanti lo sport, quello che non è riuscito a fare è dialogare con le istitituzioni e in particolare con il ministero dell'Istruzione. Non è una responsabilità recente ma la dobbiamo affrontare: in futuro dovremo educare 60 mln di italiani, e lo si fa portando questi temi a scuola, con personale specializzato. Con 250 mln avremmo insegnanti di educazione fisica nella scuola primaria, questo è un primo passo importante". La battuta d'arresto sulla riforma sportiva, sottolinea inoltre Bellutti, "fa soffrire, e dispiace perché conteneva una disciplina lavoro sportivo a cui guardavamo con speranza, e invece continua una discriminazione che non fa bene".