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"Vlad Dracula", il musical debutta al teatro Brancaccio di Roma

Giorgio Adamo, Arianna, Christian Ginepro, Marco Stabile e Chiara Vergassola diretti da Ario Avecone poi in tournée a Firenze, Torino, Milano

I protagonisti del musical
I protagonisti del musical "Vlad Dracula" che debutta al teatro Brancaccio di Roma
20 gennaio 2023 | 16.03
LETTURA: 2 minuti

Basta la parola: ma in questo caso non è un medicinale che riporta alla memoria gli slogan del vecchio 'Carosello', bensì un musical il cui titolo, 'Vlad Dracula', è già di per sé esplicativo della materia, evocativo di un personaggio che vanta una serie pressoché infinita di rappresentazioni, in letteratura come al cinema, in tv come a teatro, in quest'ultimo caso al Brancaccio di Roma, dove debutta - dopo un'anteprima a Salerno - il 24 gennaio per restare in scena fino al 29 e partire poi per una tournée che toccherà, fra le varie città, Firenze, Torino e Milano.

Ario Avecone è l'autore, con Manuela Scotto Pagliara, della riduzione teatrale della storia del conte-vampiro creato dalla penna di Bram Stoker a sua volta ispirato dalla figura di Vlad III principe di Valacchia, alla fine dell'Ottocento; e firma anche la regia, la scenografia e le musiche, con il ruolo di Dracula affidato a Giorgio Adamo, mentre Christian Ginepro è Van Helsing, Arianna è Mina, Marco Stabile è Jonathan e Chiara Versassola è Justina, con un'altra decina di artisti a completare il cast sul palcoscenico.

"Sono sempre stato affascinato dalla letteratura gotica di fine Ottocento e sono un amante degli autori che in quegli anni scrivevano di misteri, di amori non corrisposti e di morte - confessa il regista Ario Avecone - Le atmosfere tetre e malinconiche di queste opere mi hanno spinto a mettere in scena una nuova storia. Dalla ricerca letteraria è nata infatti l’ispirazione per creare una diversa narrazione sul vampiro più famoso del mondo, rivisitata, attualizzata e resa in forma di musical. Quello che raccontiamo nasce dall’inquietudine, dalla rabbia e dalla solitudine che l’animo umano può provare in un tempo così complesso come quello che stiamo attraversando, sempre nell'eterno dualismo tra il bene e il male".

(di Enzo Bonaiuto)

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