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Topo in platea durante 'Natale in casa Cupiello'. Sistina: "Noi parte lesa"

Salemme in imbarazzo si scusa con il pubblico. La replica del teatro romano: "Indignati per incidente"

Vincenzo Salemme in 'Natale in casa Cupiello' - (Foto di ANNA CAMERLINGO)
Vincenzo Salemme in 'Natale in casa Cupiello' - (Foto di ANNA CAMERLINGO)
08 marzo 2024 | 00.09
LETTURA: 7 minuti

Panico al Teatro Sistina a Roma durante lo spettacolo 'Natale in casa Cupiello' con Vincenzo Salemme quando, all’inizio dello spettacolo, un grosso topo è spuntato improvvisamente in platea creando il caos tra il pubblico in sala.

Salemme, visibilmente in imbarazzo, ha detto agli spettatori che forse era meglio interrompere lo spettacolo e rimborsare i presenti in sala: "Vi rimborso io di tasca mia perché nessuno mi sta dicendo niente".

Ma i fan di Salemme hanno iniziato a gridare ‘no’, ‘no’, ‘andiamo avanti’ e così, ‘Natale in casa Cupiello’ è andato in scena fino alla fine tra gli applausi del pubblico.

La spiegazione del Sistina

''Siamo indignati e arrabbiati per quanto accaduto ieri, il Sistina è parte lesa e ferita. In dieci anni di gestione una cosa del genere non è mai accaduta. La nostra azienda mette in atto ogni azione possibile per evitare che i topi entrino nel nostro teatro, manca solo l'esercito con gli elmetti''. E' questo il duro sfogo che il direttore artistico Massimo Romeo Piparo affida all'Adnkronos.

''Siamo pieni di trappole preventive - spiega il direttore artistico del Sistina - abbiamo una ditta di pulizie di primissimo livello su Roma che serve grandissime aziende, facciamo tre interventi al giorno e durante lo spettacolo abbiamo un presidio fisso che non vedo in quasi nessun teatro. Più di questo possiamo solo chiudere il teatro e spostarlo in un'altra città, cosa che sto provando a fare con un teatro itinerante. La notizia non è un topo, ma un milione di topi che invadono il centro storico di Roma con i quali i turisti fanno slalom mentre camminano per strada''.

"Abbiamo ribonificato tutta la centrale caldaia che sta nel sottosuolo e abbiamo inaugurato, il 30 settembre scorso, una centrale termica nuovissima, un milione e mezzo di investimento - tiene a sottolineare Piparo - quindi abbiamo smantellato pure i sotterranei del Sistina, ma il centro storico di Roma è invaso dai topi. Inoltre siamo circondati da bar e ristoranti che lasciano la spazzatura fuori. Abbiamo segnalato più volte all’Ama il problema della raccolta dei rifiuti, purtroppo però continuiamo a ritrovarci la spazzatura davanti al teatro, una cosa scandalosa. Il Sistina è un teatro pulito - ribadisce - lo abbiamo appena ristrutturato, abbiamo il ricircolo dell’aria sanificato, dopo il Covid non abbiamo badato a spese rispetto alla tenuta del teatro, non ne possiamo veramente più'', conclude Piparo.

I commenti

"Mi auguro che dopo questa 'apparizione' al Sistina anche il sindaco Gualtieri possa prendere atto che si deve fare qualcosa di concreto per contrastare l'emergenza ratti a Roma". Così all'Adnkronos Federico Rocca di Fratelli d'Italia, consigliere e presidente della commissione Trasparenza del comune di Roma, commentando la vicenda.

"Quanto è accaduto al teatro Sistina è gravissimo ma già da anni i topi si sono presi la scena della città di Roma - spiega Rocca - non c'è quartiere senza una presenza preoccupante e allarmante di ratti. Il problema nasce da una questione igienico ambientale della città, dal degrado, dalla sporcizia e dai rifiuti che vengono lasciati in strada e, purtroppo niente di significativo si vede da parte dell'amministrazione per risolvere un problema che rappresenta una situazione grave, da un punto di vista igienico sanitario, soprattutto quando riguarda dei luoghi sensibili, perché i topi - sottolinea Rocca - sono stati trovati anche negli ospedali e davanti alle scuole".

“Ma davvero Vincenzo Salemme voleva rimborsare gli spettatori di tasca propria perché durante un suo spettacolo al Sistina un grosso topo è spuntato improvvisamente in platea, creando il caos tra il pubblico in sala? Mi stupisco di tanto stupore, perché Roma è sempre stata invasa dai ratti. Basti pensare che solo la mia ditta di derattizzazione ogni anno esegue oltre 500 interventi nella Capitale”. Lo afferma all’Adnkronos Giancarlo Zucchet, titolare della ‘Aldo Zucchet’, impresa specializzata nel liberare gli ambienti da topi e roditori, commentando il caso del ‘topo al Sistina’.

“I topi sono ovunque perché richiamati dai rifiuti che traboccano dai cassonetti – spiega Zucchet – Non a caso sono a rischio seminterrati, edifici, magazzini e attività commerciali a livello della strada. Tuttavia, questi roditori arrivano anche ai piani alti in quanto abili ‘scalatori’. Però perché parlare del problema solo quando c'è il caso che fa notizia?”. Per l’esperto intervenire con la sola derattizzazione non basta. “Prima bisognerebbe far fare ai romani un corso di educazione civica – sottolinea – Noi possiamo mettere qualunque esca per attrarre i topi ma se i cassonetti sono nelle condizioni in cui li vediamo ogni giorno, c’è poco da fare”. Ma è compito dell’Amministrazione comunale, tramite l’Ama, svuotarli e igienizzarli. “Vero, diciamo che ognuno deve fare la sua parte altrimenti non se ne esce. Roma è una città sporca”. A differenza dei topolini di campagna “ormai quasi scomparsi”, quelli di città “invece prolificano, soprattutto la razza che noi chiamiamo 'pantegana'. Dove c’è l’uomo c’è il topo, il cui habitat preferito, a parte i cassonetti, è quello delle caditoie per lo scarico delle acque reflue. Ecco, in questo ambiente si sentono tranquilli e indisturbati”.

Sul numero di topi attribuibile a ciascun romano “impossibile fare statistiche” aggiunge. Qualche anno fa si parlava di 7 topi per ciascun cittadino dell’Urbe. “Oggi saranno anche di più ma per avere numeri certi servono studi approfonditi, fatti con serietà” conclude.

''L'igiene dipende un po' da tutti noi. La città da sempre è una città di topi e ora soprattutto con questi scavi che si stanno facendo per i cantieri il rischio è ancora maggiore. Roma è questa, tuttavia dobbiamo cercare di salvare il nostro centro storico e non demonizzarlo ma sentendoci responsabili'', dice quindi all'Adnkronos il presidente dell’Associazione Abitanti Centro Storico di Roma, Viviana Piccirilli Di Capua.

''E' chiaro che le strade sono quelle che sono, ma i rifiuti che noi troviamo in strada sono semplicemente uno specchio della nostra civiltà attuale, una società piena di un turismo assolutamente becero, un turismo che ancora non capisce e non sa - aggiunge - Chi gestisce b&b e alloggi turistici non dà indicazioni precise e questi turisti sono una delle cause principali dei rifiuti che rimangono in strada''.

''Certo fa impressione che sia capitato nel mezzo di uno spettacolo e i controlli sono necessari in un luogo così affollato - continua - A prescindere da questo però tutti quanti dobbiamo essere un pochino più attenti perché questa città sta andando verso un degrado sociale impressionante''.

“La Lega esprime solidarietà alla direzione del teatro Sistina che ha dovuto subire l’umiliazione di vedere un topo a passeggio in platea durante uno spettacolo: un fatto gravissimo. Il problema dei topi a Roma deve essere risolto: l'appalto per la derattizzazione è fermo e tutta la città è invasa, dal centro alla periferia. Trappole ovunque, ma senza adeguati interventi le soluzioni non possono arrivare. Il sindaco Gualtieri non fa nulla: intervenga invece subito e ponga fine a questa pericolosa e indecente situazione", dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori.

"Un aspetto fra i tanti, purtroppo, dell'incuria con cui deve fare i conti la Capitale ogni giorno: tutto il sistema che dovrebbe garantire l'igiene, la cura e il decoro della città è bloccato”, conclude.

"La presenza dei topi a Roma è un fenomeno noto che ci preoccupa per le implicazioni sanitarie. Non solo per quanto riguarda questi roditori che sappiamo essere moltissimi, ma anche per altri animali 'opportunisti', come i gabbiani, i cinghiali". A dirlo all'Adnkronos Salute - dopo l'episodio di ieri sera - è Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma. Per Magi è quanto mai necessaria "una elevata attenzione alla pulizia della Capitale per il controllo dei rischi di salute", aggiunge.

"Il contatto degli animali selvatici con l'uomo può portare patologie importanti, come abbiamo drammaticamente visto con il Covid. Non si può sottovalutare il tema. Serve più pulizia, bisogna evitare che i rifiuti si accumulino e serve fare campagna di derattizzazione e controllo delle popolazioni degli animali opportunisti", conclude.

(di Alisa Toaff)

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