''E' faro musica italiana della Russia già dall’epoca dell’Urss, ci andò anche Gorbaciov''
''Zelensky a Sanremo? Ben venga. In un momento come questo se Sanremo può fare da tramite per dire al mondo: 'Mettiamo le note nei nostri cannoni e togliamo le pallottole', ben venga'''. Così Al Bano all’Adnkronos commenta il previsto videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky , che andrà in onda durante la finale del Festival di Sanremo, l'11 febbraio. ''Sanremo nell’Unione Sovietica di cui faceva parte anche l’Ucraina e nei paesi limitrofi - ricorda il cantante - era il faro della musica italiana. Per vedere il Festival si bloccava quasi il paese. Non dimentichiamo che a Sanremo ci è andato anche il grande Gorbaciov. Il Festival è anche questo, non è solo canzoni - sottolinea Al Bano - bisogna mettere fine a questa guerra tra fratelli", conclude Al Bano, che sarà ospite del festival nella seconda serata per dare vita ad in un inedito trio con Massimo Ranieri e Gianni Morandi.
(di Alisa Toaff)