La showgirl all'Adnkronos: ''Quando persi mio figlio volevo morire, Corrado mi fece piangere''
Patrizia Pellegrino torna in tv nei panni della moglie del dottore che risolve i casi a Lolita Lobosco, nella terza stagione della fiction di Rai1 'Le indagini del Commissario Lolita Lobosco' con Luisa Ranieri, in onda in prima serata da marzo. Ad anticiparlo la stessa Pellegrino in una intervista in esclusiva all'Adnkronos che aggiunge: ''Era da tempo che non partecipavo ad una fiction, il mio è un personaggio nuovo, speriamo che funzioni così potrò partecipare anche alle prossime serie''. L'attrice, cantante e ballerina, idolo degli anni '80 per la sua bellezza ipnotica e la sua voce soave e coinvolgente, parla della sua lunga carriera divisa tra televisione, musica, cinema e teatro e della sua dolorosa vita privata, segnata dalla perdita di un figlio, dal tradimento del secondo marito e da una tentata violenza sessuale mai rivelata.
Esperienze che l'hanno segnata profondamente ma che la Pellegrino ha cercato di affrontare sempre ''con il sorriso'', come racconta nel suo nuovo libro dal titolo 'Ho scelto di sorridere': ''Credo che raccontare le mie esperienze, che sono comuni a tante donne - sottolinea - possa aiutare molte persone a capire come recuperare il sorriso nonostante i drammi che la vita. Quando ho conosciuto il principe Alberto di Monaco (suo ex fidanzato, ndr) la prima cosa che mi ha detto è: 'Tu devi sorridere sempre perché hai lo stesso sorriso della mia mamma (Grace Kelly, ndr)'. Per questo ho iniziato a scrivere questo libro dove spiego quanto è importante il sorriso, anche quando arrivano momenti difficili e dolorosi che ti portano al punto di non voler più vivere, come è capitato a me''.
''Quando ho perso il mio primo figlio Riccardo (avuto dal primo marito Pietro Antisari Vittori, ndr) volevo morire - racconta commossa - Ci ha lasciato appena nato per cui non abbiamo avuto neanche il tempo di incontrarlo. Quello è stato un momento talmente drammatico che sono caduta in una profonda depressione. E' stato il mio lavoro, il mio teatro e l'amore del pubblico a darmi la forza di andare avanti. Il fatto che dovevo comunque andare in scena mi ha dato la spinta a rialzarmi e a riprendermi da quel profondo dolore. A me ha aiutato tanto anche la preghiera e Dio, sono sempre stata molto credente, andavo in Chiesa sin da piccola e credo molto in Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta che sono i miei idoli di vita. Poi ovviamente la mia famiglia ha avuto un ruolo fondamentale perché mi è sempre stata vicina, papà è stato l'amore della mia vita infatti io, in tutti gli uomini, ho cercato sempre gli occhi di mio padre. Anche gli amici e le amiche non mi hanno mai abbandonata''.
Dopo la perdita del figlio la showgirl ha iniziato le pratiche per l'adozione ''perché mi dissero che non potevo avere più figli a causa di una infezione che avevo avuto dopo il parto - racconta - Dopo ho saputo che esisteva un dottore molto bravo a Milano, sono andata da lui e dopo che avevo già adottato Gregory sono rimasta incinta di Tommaso. Poi è arrivata Arianna, anche se per un problema legato a una malattia che si chiama 'idrope fetale', ho dovuto partorire prima del tempo. Sono andata infatti a Bologna - prosegue la Pellegrino - dove l'hanno fatta nascere di 6 mesi, piccolissima e con gravi problemi al cervello. Purtroppo è disabile, non cammina, ma per fortuna psicologicamente sta benissimo. Adesso ha quasi 25 anni, ho fatto di tutto per renderla autonoma. Ora fa dei piccoli passetti in casa ma non può camminare da sola e questo naturalmente mi fa soffrire molto''.
''Anche in amore sono stata molto sfortunata - continua l'attrice - quando mio marito (Stefano Todini, ndr) mi tradì con un'altra donna più giovane di me di 20 anni e la storia divenne di dominio pubblico, sono caduta in una profonda depressione. Credevo molto in questo uomo, l'ho sposato e ho fatto un'altra famiglia con lui, quindi scoprire che mi lasciava per una più giovane di me mi ha fatto molto male. Adesso ho un compagno, è un manager di cui non parlo mai perché non vuole essere messo in mezzo''. La Pellegrino ha iniziato la sua lunghissima carriera ad appena 17 anni: ''La prima cosa che ho fatto è stata la protagonista della fiction 'Petrosinella', tratta dalle favole del 'Pentamerone' di Basile. Io ero minorenne e i miei genitori mi accompagnavano in Rai tutti i giorni perché non potevo lavorare senza la loro firma''.
Sul suo rapporto con la bellezza la Pellegrino ammette: "E' stata molto importante per la mia carriera ma è stata anche la causa di molti problemi. Ho subito numerose molestie anche da persone molto importanti ma mi sono sempre saputa difendere bene sia per la mia integrità morale che per la mia fede, non sono mai scesa a compromessi di nessun tipo. Non ho mai sopportato chi mi metteva le mani addosso e avendo detto molti 'no' mi hanno sbattuto molte porte in faccia''. E rivela: "Quindici anni fa ho subito una tentata violenza sessuale, non l'ho mai raccontato a nessuno, ebbi molta paura, si trattava di una persona molto importante del mondo dello spettacolo che mi chiuse nel suo ufficio e iniziò a mettermi le mani addosso. Per fortuna sono riuscita a scappare, ero già sposata e avevo tre figli, per me fu una esperienza molto traumatica''.
Tornando alla sua vita professionale e al suo debutto sul piccolo schermo la Pellegrino ricorda con affetto Corrado: "Mi scelse per lavorare con lui a 'Gran Canal', era un uomo stupendo, aveva una umanità fuori dal normale, era molto paterno ma anche molto duro. Il primo grande rimprovero che ho subito nella mia vita me lo fece proprio lui - dice - Ricordo che quando entrai al Teatro delle Vittorie per presentare la sigla 'Bang' Corrado mi disse: 'Non permetterti mai più di entrare in uno studio televisivo senza salutare gli operatori, il regista e i cameramen'. Devo ammettere che per me fu una grande lezione di vita ma essere sgridata in quel modo da una persona che stimavo tantissimo e all'inizio della mia carriera fu dura e mi misi a piangere. Da allora in ogni studio televisivo, in ogni teatro e in ogni posto dove vado a lavorare saluto tutti e mi metto a disposizione del set e delle persone che conosco''.
E Peppino di Capri? ''Fu uno dei miei primi scopritori - prosegue la Pellegrino - venne al Teatro San Carlo a selezionare una ragazza per cantare 'Champagne' per una trasmissione dell'epoca che si chiamava 'Odeon' e mi scelse per fare la sigla. Io ho debuttato cantando''. La Showgirl ha posato anche per la copertina di 'Playmen' che decretò la fine della sua relazione con il principe Alberto di Monaco: ''Siamo stati insieme per tanto tempo, essere la sua fidanzata era molto principesco - scherza - la cosa che spezzò il nostro feeling fu la copertina che feci su 'Playmen'. Lui mi disse chiaramente che non poteva più stare con me e io lo accettai anche perché non ero innamorata di lui, forse mi piaceva l'idea di stare con un principe'', ammette.
''Non mi sono mai pentita di fare quella copertina - sottolinea l'attrice - se ti mostri nuda in maniera non volgare ed è una cosa che fa parte della tua carriera non ci trovo niente di male. Ho lavorato con i più grandi fotografi di quel periodo come Angelo Frontoni che è stato l'unico a farmi quel tipo di foto e che una volta mi disse: 'Tu non devi pensare che quello che fai è una cosa sbagliata ma che la bellezza fa parte del tuo lavoro'. Tra i tanti corteggiatori della Pellegrino anche Diego Armando Maradona: "Andammo a cena con degli amici e lui ci provò tutta la sera in maniera assurda ma io gli dissi chiaramente: 'Guarda sei il re di Napoli non mi piaci per niente''', ricorda scoppiando in una risata.
Da sempre appassionata di teatro l'attrice spiega il perché ha deciso poi di partecipare a due reality show ('L'isola dei Famosi' e il 'Gf Vip', ndr) "Ormai da 20 anni la televisione dà spazio soprattutto ai reality - afferma - all'epoca facevo solo teatro e mi piaceva l'idea di alternarlo con la televisione. All'inizio non volevo partecipare a 'L'isola dei Famosi' ma alla fine mi convinsero ed è stata durissima: è l'esperienza più folle e assurda che abbia mai fatto, infatti non ne parlo mai. Invece con Alfonso Signorini è stato diverso perché, anche se sono stata nella Casa del 'Gf Vip' solo due settimane, ho potuto affiancare per tre mesi in studio Alfonso, che ha dato spazio a me come Patrizia Pellegrini e gliene sarò sempre grata. E' stata un'esperienza che mi è piaciuta molto. Quando sono uscita dalla Casa del 'Gf Vip' ho avuto la possibilità di raccontare per mezz'ora, in diretta televisiva, tutta la mia vita e la gente mi ha amato tanto. Per questo ho deciso di scrivere il libro 'Ho scelto di sorridere '', conclude la showgirl.
(di Alisa Toaff)