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E' morto Maurizio Costanzo, il re del salotto tv

Il giornalista e conduttore televisivo aveva 84 anni. Funerali solenni lunedì 27 febbraio nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma

(Fotogramma)
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24 febbraio 2023 | 13.17
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E' morto Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni. Era nato nella capitale, da una famiglia di origini abruzzesi, nel 1938.

Costanzo è morto stamattina nella clinica Paideia di Roma, dove era stato ricoverato poco più di una settimana fa per un piccolo intervento. Negli ultimi giorni però le sue condizioni sono peggiorate.

I funerali si svolgeranno lunedì 27 febbraio, alle 15, presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma. Lo rende noto il Campidoglio. Saranno esequie solenni come ha disposto il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ribadendo "il cordoglio per la scomparsa di Maurizio Costanzo, grande giornalista che, con acume, garbo e professionalità ha attraversato decenni di cultura italiana".

La camera ardente sarà allestita sabato e domenica presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio con ingresso dal Portico del Vignola. Apertura al pubblico sabato dalle 10.30 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18. E' raccomandato l'uso della mascherina FFP2.

UNA VITA IN TV E NON SOLO - La vita familiare di Costanzo si è dipanata attraverso la relazione nel tempo con cinque donne, quattro delle quali ha sposato: la prima moglie Lori Sammartino fotoreporter; la seconda Flaminia Morandi giornalista con la quale avuto due figli, Camilla e Saverio, quest'ultimo già regista affermato; Simona Izzo con la quale ha convissuto; la terza moglie Marta Flavi nota conduttrice tv; e la sua attuale consorte Maria De Filippi, la mattatrice di 'Amici', il cui matrimonio civile è stato celebrato nel 1995 dall'allora sindaco di Roma, Francesco Rutelli, in Campidoglio con cui ha adottato un bambino.

Ancora più ricca e densa, se possibile, la sua vicenda professionale. Iniziata prestissimo, giornalista già a 18 anni come cronista del quotidiano romano 'Paese Sera'. Quattro anni dopo, collabora con la rivista 'Tv Sorrisi e Canzoni' e qualche anno più tardi diventa caporedattore del settimanale femminile 'Grazia'. Nel 1966, iscrive il suo nome anche nella storia della musica leggera, come autore del testo di 'Se telefonando', la canzone musicata da Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Mentre l'anno successivo 'scopre' il comico Paolo Villaggio e assieme a lui crea il personaggio di 'Fracchia'.

Ma sono i salotti tv a decretare la fama di Maurizio Costanzo, re delle seconde serate, prima in Rai e poi in Mediaset: prima con 'Bontà loro' primo talk show tv di grande audience. La prima puntata del salotto televisivo andò in onda su Rai1 dallo Studio 11 di via Teulada, alle 22:40 di lunedì 18 ottobre 1976, subito dopo il tradizionale appuntamento con 'Lunedì Film'.

Il programma chiuse i battenti nella primavera del 1978 per trasformarsi in altri due talk show simili: nel 1978-1979 Costanzo condusse "Acquario" e nel 1979-1980 "Grand'Italia". Nel primo salotto televisivo di Costanzo sono passati molti ospiti di prestigio. Tra questi Piero Chiara, Umberto Agnelli, Marcello Mastroianni, Tina Anselmi, Alberto Sordi, Lina Wertmüller, Enrico Montesano, Luciano De Crescenzo, Niki Lauda, Alberto Lattuada, Felice Ippolito, Stefano Benemeglio, Giovanni Nuvoletti, Goffredo Parise, Marco Ferreri, Amanda Lear, Eugenio Scalfari.

Dopo 'Acquario', 'Grand'Italia' e 'Fascination' approdò finalmente al suo 'Maurizio Costanzo Show' dal teatro Parioli in Roma, di cui è stato anche direttore artistico. Esperienza che, scontando anche una dura polemica con il predecessore Gigi Proietti, ha ripetuto anche al teatro Brancaccio.

Dal 'Costanzo Show' nascono personaggi ancora oggi sulla cresta dell'onda ma allora semi-sconosciuti, come Vittorio Sgarbi, Luciano De Crescenzo, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Gioele Dix; e da quel palcoscenico lancia per primo verso il grande pubblico i romanzi di Andrea Camilleri con protagonista il commissario Montalbano.

Tornando al mondo giornalistico, diventa direttore della 'Domenica del Corriere' e lancia il quotidiano popolare 'L'Occhio', in quest'ultimo caso con risultati non molto apprezzati dal punto di vista delle vendite e della qualità informativa. Firma una rubrica fissa prima sul 'Messaggero' e poi sul 'Tempo'. Più di una volta è presidente della giuria di 'Miss Italia'. 'Contatto' è invece il nome del primo telegiornale di una tv privata, da lui fondato.

Il colpo più duro alla sua immagine arriva nel 1981 con lo scandalo P2 e il suo nome della famigerata lista massonica di Licio Gelli, per la quale si scuserà e si autoaccuserà pubblicamente. Agli onori delle cronache, invece, sale con la maratona tv antimafia in duetto Rai-Mediaset con Michele Santoro.

Impegno giornalistico e civile, probabilmente causa del fallito attentato che subì nel 1993 con l'esplosione della sua auto carica di tritolo in via Fauro a pochi passi dal 'suo' teatro Parioli. Dove è tornato lo scorso anno per riprendere a registrare le nuove puntate per la ripresa del 'Maurizio Costanzo Show'.

MATTARELLA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione ha espresso il "suo cordoglio" per la scomparsa di Maurizio Costanzo, "giornalista, autore e sceneggiatore, che ha contribuito grandemente al rinnovamento dei generi televisivi, ideando nuovi format e nuovi linguaggi. Volto noto e familiare del piccolo schermo non esitò a schierarsi con coraggio contro la criminalità mafiosa, che reagì rabbiosamente organizzando un attentato contro di lui".

MELONI - "Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità" scrive il premier Giorgia Meloni sui social. "Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio".

BAUDO - "Non lo sapevo e sono senza parole, è una notizia dolorosissima" commenta all'Adnkronos con profonda commozione Pippo Baudo. "E' stato importantissimo. Ha inventato un nuovo modo di fare televisione, ha scoperto tanti personaggi, è stato un uomo tuttofare. E' un uomo che ha vissuto anche pericolosamente, ha subito diversi attentati...un uomo completo".

BERLUSCONI - "Maurizio Costanzo è stato uno dei più grandi giornalisti e scrittori italiani di sempre" scrive Silvio Berlusconi sui social, postando una foto che lo ritrae sorridente con Maurizio Costanzo e la scritta 'Ciao Maurizio!'. "Non ha soltanto inventato un genere televisivo, ma, grazie ad una intelligenza brillante e alla sua infinita curiosità, ha spaziato in tutte le arti - come la musica - sapendosi dimostrare un innovatore, sempre avanti. È stato un giornalista coraggioso al punto da mettere a rischio la sua stessa vita. Per me era un amico, sempre vicino e sempre leale. Mancherà moltissimo a tutti noi. Un abbraccio a sua moglie, Maria De Filippi, e a tutta la sua famiglia".

SANGIULIANO - "Con Maurizio Costanzo scompare un grande giornalista italiano che con acume, garbo e professionalità ha attraversato da protagonista quasi settant’anni di radio, televisione e carta stampata. Mancherà a tutti noi" twitta il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

CONTE - "Con Maurizio Costanzo se ne va un pezzo di storia culturale del nostro Paese" twitta il leader del M5S Giuseppe Conte. "Ha rivoluzionato la comunicazione e la tv in Italia, senza mai mettere da parte l'impegno civile fino a sfidare senza paura la mafia, rischiando la sua stessa vita".

RENZI - "Maurizio Costanzo è stato un protagonista assoluto della società italiana degli ultimi decenni. Che la terra gli sia lieve. Un abbraccio a Maria, ai figli, a chi lo ha amato e apprezzato" twitta Matteo Renzi.

PIER SILVIO BERLUSCONI - "Oggi la scomparsa di Maurizio Costanzo tocca profondamente tutti noi di Mediaset" ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset. "Maurizio è stato un grandissimo professionista, una persona a cui eravamo legati umanamente e professionalmente, ha dato tantissimo alla nostra azienda e quindi a lui va tutta la nostra gratitudine. Maurizio ha cambiato il modo di fare televisione, ha fatto un giornalismo nuovo, un giornalismo che ha reso più calda tutta la televisione italiana. E per me è impossibile non ricordare anche degli episodi personali che mi hanno legato moltissimo a lui. Maurizio aveva questa grande caratteristica, anche nei momenti di lavoro intenso era sempre vicino alle persone e aveva un lato umano che te lo faceva sentire come una persona speciale che si faceva naturalmente volere bene. Quindi oggi io e tutti noi di Mediaset diciamo 'Ciao Maurizio ti vogliamo tanto bene'".

TOTTI - L'ex capitano della Roma, Francesco Totti ha voluto ricordare Maurizio Costanzo, scomparso oggi all'età di 84 anni. Totti ha fatto una storia su Instagram, scrivendo "Riposa in pace maestro" con una foto insieme. I due erano legati da una profonda amicizia.

AMADEUS - "E' sempre stato molto gentile con me. Tutte le volte che ci siamo incontrati, ha sempre dimostrato un affetto, una grande disponibilità" ha detto, parlando con l'Adnkronos, Amadeus."Mi ricordo le prime volte che andai al Costanzo Show quando facevo Radio DeeJay, nei primi anni '90...e anche nei suoi articoli lui ha sempre avuto parole di apprezzamento per ogni festival, e io l'ho sempre ringraziato". "Pur non avendo noi un legame stretto -spiega il conduttore del festival e dei 'Soliti Ignoti'- Posso contare sulle dita di una mano le volte in cui sono stato ospite da lui, eppure tutte le volte ho percepito una grandissima stima. Totalmente ricambiata, perché ho sempre avuto una grandissima ammirazione per lui", conclude Amadeus.

MALGIOGLIO - "Piango raramente, ma quando ho saputo della morte di Maurizio ho pianto" dice Cristiano Malgioglio. "Era un fratello per me, una persona di una generosità commovente, ho il cuore spezzato, mi manca molto". "Nessuno ha oggi la sua forza, il suo carisma, le sue qualità - ha aggiunto -. E non era solo un grande giornalista, era vicino, convintamente, al mondo Lgbtq+, è stato importante per molti omosessuali come me. Si è sempre schierato anche in difesa delle donne, contro ogni sopruso e violenza. Si divertiva tantissimo quando gli cantavo 'Gelato al cioccolato' - ha proseguito- Ho lanciato in uno dei suoi talk il brano 'Mi sono innamorata di mio marito' e mi disse che sarebbe stato un grande successo. E così è stato. Mi regalava delle tartarughe portafortuna - ha concluso Malgioglio - Ne ho sempre una con me".

CARLO CONTI - "Con la scomparsa di Maurizio Costanzo si spegne una pagina fondamentale della nostra televisione" sottolinea il conduttore Carlo Conti. "Costanzo ha creato, inventato, trasformato, diretto e condotto programmi sia televisivi che radiofonici, ha lanciato e valorizzato personaggi e, nei suoi talk-show, ha insegnato come si intervistano gli ospiti. È la perdita di un riferimento, di un faro". "Per me è anche un dolore intimo per l’affetto e l’amicizia che mi lega a lui e a Maria, alla quale va il mio pensiero ed il mio fraterno abbraccio”, conclude Conti.

MINOLI - "Prego il Padre Eterno perché lo accolga con tenerezza". E' il pensiero che Giovanni Minoli affida all'AdnKronos ricordando Maurizio Costanzo.

DIACO - "È stato il mio migliore amico. Il mio complice. Il mio alleato. Tutto. Non ho altro da dire. Sono dilaniato. Ho solo voglia di silenzio". Pierluigi Diaco, concede solo poche parole, via WhatsApp, all'Adnkronos che gli chiede un ricordo di Maurizio Costanzo, al quale era molto legato. Tanto che fu proprio Costanzo a celebrare l'unione civile tra Diaco e il collega Alessio Orsingher. Oggi Diaco non andrà in onda con il suo 'Bellamà' su Rai2 ma sulla seconda rete, alle 16.20, verrà trasmessa l'intervista che Diaco fece a Costanzo per il programma di Rai1 'Io e Te'.

VERGASSOLA - "Un miracolato", passato dall'anonimato di una vita da operaio al successo grazie, soprattutto, alle apparizioni in televisione accanto a Maurizio Costanzo che di fatto lo ha lanciato nel mondo dello spettacolo. E' la parabola compiuta dal comico ligure Dario Vergassola, una delle tante scoperte di Maurizio Costanzo. Ospite assiduo dal 1997 del Maurizio Costanzo Show, Vergassola all'Adnkronos afferma: "Maurizio Costanzo ha rappresentato per me la spinta grossa per la mia carriera. Dicevo anche a lui questa battuta che lo faceva divertire: 'io sto a Costanzo come Brosio a Medjugorje, sono stato miracolato da Costanzo, insieme a tanti altri'. Avevo già cominciato a fare qualcosa a 'Zelig' ma il giorno prima di andare in trasmissione da Costanzo facevo l'operaio e la mattina successiva, dirigendomi verso la stazione di Roma, tutti mi salutavano. Una cosa da Truman Show. Mi riconoscevano in taxi, sul treno. E' stata una cosa quasi unica".

"Ho un buon ricordo di Maurizio Costanzo - ricorda ancora Vergassola - è sempre stato molto gentile, soprattutto sveglio. Aveva una velocità di battuta da bar: capiva le cose che facevo io che erano abbastanza improvvisate. Ci divertivamo guardandoci negli occhi, c'era una bella intesa su chi dovevamo mettere in mezzo, per me era un bell'appoggio. Tutte le volte che gli chiedevano di scrivere qualcosa sulle persone che aveva lanciato si ricordava sempre di me", conclude Vergassola.

SANDRA MILO - "L'ho conosciuto ragazzo, mi fece una delle sue prime interviste. Un uomo di cultura, anche se il termine è riduttivo, Maurizio era soprattutto un uomo curioso. Ha rivoluzionato l'informazione in tv e io gli devo molto". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Sandra Milo sulla scomparsa di Maurizio Costanzo. "Quando ritornai al cinema dopo molti anni, per tutti, ero un'attrice un po' stupida. Maurizio Costanzo mi difese dicendo che fossi, al contrario, molto intelligente. Da quel giorno diventai una donna e un'attrice intelligente".

SIMONA MARCHINI - "Un talento puro e creativo con una capacità innata di costruire uno stile e delle modalità di comunicazione strategiche mettendo al centro del suo universo il protagonismo della gente comune, sollecitando e solleticando le loro vanità" ha detto all'Adnkronos l'attrice e regista Simona Marchini. "Maurizio Costanzo aveva una capacità straordinaria di tessere relazioni - ha aggiunto -. E' stato un uomo di potere, suo malgrado, mosso da ambizione e visioni, con una gran voglia di successo".

PLATINETTE - "Maurizio è stato quello che più di chiunque altro ha capito che in me c’era, o ci poteva essere dell’altro e mi ha prima cortesemente invitato, poi imposto, di cambiare. Non necessariamente l’immagine, ma di tornare a essere Mauro". Con queste parole Mauro Coruzzi, in arte 'Platinette' ha ricordato Maurizio Costanzo. Intervenendo a 'La Vita in Diretta', il programma condotto da Alberto Matano su Rai1, Platinette ha poi aggiunto: "Non che abbia abbandonato il personaggio, anzi, men che meno, ma la convivenza tra le due identità è stata resa da Maurizio possibile. Io non volevo smascherarmi perché avevo il terrore che ciò invadesse la mia sfera privata, la mia privacy, il fatto di andare in giro con una faccia che poi tutti avrebbero riconosciuto... Ma aveva ragione".

"La scoperta di avere delle altre possibilità - ha confessato ancora - mi ha rincuorato perché pensavo, tra me e me, che in fondo il pagliaccio può dire quello che gli pare, la persona calva, senza una parrucca, tendente all’obesità non abbia le stesse possibilità. E’ stato questo che Maurizio ha intuito di me. E anche la comune passione, definiamola passione comune o malattia perché è più giusto chiamarla malattia, nei confronti della bulimia o comunque l’essere entrambi molto attratti dal cibo. Quante discussioni infinite sui dolci, sui carboidrati, come se fossero le uniche realtà che ci facessero sognare di star bene - ha concluso Platinette-Mauro Coruzzi - E poi era così forse per entrambi. Quello mi ha insegnato a mescolare il cotto col crudo, il bianco col nero".

PIPARO - Maurizio Costanzo sta allo spettacolo come il latte alla panna. Ha fatto la storia del nostro mestiere ed è una persona che ha sempre, fino all'ultimo giorno, dimostrato un grandissimo interesse, una grandissima forza di volontà nel tenere alto il livello del racconto del nostro mestiere". Con queste parole Massimo Romeo Piparo, regista e 'patron' del Teatro Sistina di Roma ha ricordato a Danzainfiera la scomparsa di Maurizio Costanzo. E ha aggiunto: "Io non c'ero, ma come Sistina posso dire che il Costanzo Show iniziò lì. Mi sarebbe tanto piaciuto farlo concludere lì. Una persona che rimarrà nella nostra storia, soprattutto per il suo sorriso e la sua benevolenza".

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