"La mia ansia personale la contengo stringendomi un po’ di più alle persone che amo. Cerco di accorgermi della mia felicità, non voglio lasciarmela scivolare addosso come se fosse scontata. Provo a essere qui e ora con tutta me stessa: con gli occhi ben aperti sulla mia vita". Michelle Hunziker , protagonista della cover di 'Grazia' di questa settimana, si racconta al magazine diretto da Silvia Grilli.
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Trentanove anni, ha tre figlie: Aurora, nata 19 anni fa dal matrimonio con il cantante Eros Ramazzotti, e Sole (3 anni) e Celeste di 18 mesi, figlie del secondo marito, l’imprenditore Tomaso Trussardi. Nota per la sua contagiosa simpatia, Michelle rivela un lato del suo carattere che poco si conosce e che una persona speciale ha riconosciuto in lei: "Anni fa ho incontrato Roberto Benigni in un viaggio in treno, abbiamo chiacchierato e quando siamo arrivati in stazione lui mi ha sorpreso dicendomi: 'Tutte le volte che ti vedo in tv penso: che occhi tristi ha questa ragazza”. Poi mi ha abbracciata, come per consolarmi: 'Coraggio, non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene'. Ero stravolta. Insomma: aveva visto questa cosa di me, oltre al sorriso".
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"Ho sempre avuto una gran paura del buio, dell’abbandono. E, a ogni addio, ho sofferto come una matta, come se la solitudine potesse uccidermi", confida ancora Michelle aggiungendo: "Come se tutte le persone che sono passate dalla mia vita, lasciandomi nel modo in cui mi avevano lasciata, potessero ogni volta annientarmi. Adesso so che non è così, sono capace di stare con me stessa. Ho capito che la mia anima ha affittato il mio corpo e il risultato sono io: sostanzialmente sola, come ogni essere umano".
La conduttrice conclude l’intervista dichiarando come qualche anno fa non immaginasse così il suo futuro: "L’ho desiderato tanto. Perché avevo sofferto moltissimo per la fine di un progetto di famiglia a cui avevo creduto. Ma il futuro è arrivato quando ho smesso di frignare. Se credi in Dio, devi saperlo che un buon padre ti dà quello che ti serve, ma non lo fa perché ti lamenti. A un certo punto della mia vita ho cominciato a guardare bene tutto quello che avevo: una figlia che era cresciuta con me, un lavoro che amavo. Ho detto: sono contenta di quello che ho, va bene così. Quando ho smesso di piangere ho visto Tomaso".