Fedez contro la stampa online e la sua "superficialità" con "il solo obiettivo di fare qualche click in più". In un video postato su Facebook, il rapper torna su alcuni articoli di cui è stato 'protagonista'. A cominciare da quello in cui "avrei fatto piangere un bambino negandogli un autografo durante un firmacopie perché si sarebbe presentato senza cd ma con un foglietto". E dopo aver mostrato nel video biglietti e cartoline firmate da lui, racconta come a riferire di "questo episodio di violenza minorile sarebbe stata una fantomatica nonna" in una lettera inviata alla stampa.
"Tutto questo pubblicato senza uno straccio di verifica sulla veridicità del contenuto e della notizia stessa" si lamenta Fedez che a questo punto spiega come funzionano i firmacopie, "eventi in cui noi firmiamo le copie dei nostri cd". "E quando dico 'noi' non intendo Fedez e J-Ax - sottolinea - ma intendo tutti gli artisti italiani e mondiali. Funziona così in tutto il mondo". Inoltre "è impossibile che un bambino arrivi da noi senza l'album da firmare, perché prima di arrivare al palco c'è un filtro".
Il rapper si sofferma anche su altre notizie, come quella di un cartellone di un fan dimenticato, sul fatto che sarebbe finito in manette con J-Ax per spaccio di cocaina. O ancora quando era finito sui giornali per aver spaccato una bottiglia in testa a un fan: "Storia finita in tribunale e archiviata. Ma raccontare che il polverone di allora si era risolta in una bolla di sapone non avrebbe portato click e nessuno ne ha parlato". "Questa non è una macchina del fango - conclude Fedez- ma un trattore dell'incompetenza che ha un comune denominatore: la superficialità del giornalismo online che alimenta qualsiasi bufala con il solo obiettivo di fare qualche click in più".