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E' morta Liliana de Curtis, la figlia di Totò

Attrice di teatro e scrittrice, si è spenta oggi a 89 anni nella sua casa di Roma. A quanto apprende l'Adnkronos i funerali si terranno domenica 5 giugno alle 11 nella chiesa di Santa Maria dei Vergini a Napoli

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
03 giugno 2022 | 16.00
LETTURA: 4 minuti

Addio a Liliana de Curtis, unica figlia di Totò e Diana Bandini Rogliani, legatissima al ricordo del padre che ha dominato tutta la sua vita: si è spenta oggi all'età di 89 anni nella sua abitazione a Roma, assistita dalla figlia Elena Alessandra Anticoli de Curtis. I funerali si terranno domenica 5 giugno, alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria dei Vergini a Napoli. Lo ha reso noto al'Adnkronos la figlia. Liliana sarà poi seppellita nel cimitero di Santa Maria del Pianto a Napoli, lo stesso dove riposa il celebre attore napoletano.

Liliana avrebbe voluto fare l'attrice cinematografica, ma il principe Antonio de Curtis (1898-1967) glielo impedì consentendole soltanto, quando era bambina, una breve apparizione in un suo film del 1940, "San Giovanni decollato"; ha avuto un piccolissimo ruolo in "Orient Express" (1954) di Carlo Ludovico Bragaglia ed è stata una comparsa in "Tutto Totò" (1967). Insieme a Matilde Amorosi, Liliana ha scritto vari libri dedicati al padre sulla scia dei suoi ricordi e dei suoi rimpianti, tra i quali per Mondadori "Totò mio padre" e "Totò a prescindere". In età matura è stata attrice di teatro.

All'anagrafe Liliana Focas Flavio Angelo Ducas Comneno de Curtis di Bisanzio Gagliardi, era nata a Roma il 10 maggio 1933. Il nome Liliana fu scelto da Totò in ricordo di Liliana Castagnola, cui l'attore napoletano era stato legato sentimentalmente prima di unirsi a Diana Rogliani e che si era suicidata per lui.

Sposata in prime nozze, nel 1951, con il produttore cinematografico Gianni Buffardi, Liliana da questo matrimonio ha avuto due figli: Antonello e Diana (morta nel 2011). Successivamente, fallito dopo pochi anni il matrimonio con Buffardi, si è risposata con Sergio Anticoli, con il quale ha avuto una figlia, Elena (nata nel 1969).

Liliana De Curtis ha vissuto nel culto del padre, dando vita all'Associazione Antonio de Curtis e a lui ha dedicato diversi libri biografici: "Totò a prescindere" (Mondadori, 1992); "Siamo uomini o caporali? Diario semiserio di Antonio de Curtis" (Newton Compton); "Totò. Ogni limite ha una pazienza" (Rizzoli, 1995); "Malafemmena" (Mondadori, 2009); Totò mio padre" (Rizzoli, 2016). Il 21 settembre 2013 a Napoli partecipò alla festa di san Gennaro, dove ha ricevuto un premio alla carriera come custode delle memorie del padre. Ha curato per Rai 3 il documentario "Io lo conoscevo bene", con interventi di Ninetto Davoli e Giacomo Furia.

In teatro Liliana ha collaborato con l'autore-attore Antonino Miele, con cui ha recitato negli spettacoli "Pardon Monsieur Totò" (a fianco anche di Vito Cesaro) e "Totò dietro le quinte" (per la regia di Mario Di Gilio). Con lo stesso Miele e con Matilde Amorosi ha scritto il libro "Ogni limite ha una pazienza". È stata spesso ospite in televisione in trasmissioni rievocative della figura di suo padre, del quale ha promosso il ricordo con manifestazioni in diverse località d'Italia.

Da quasi 30 anni Liliana si è impegnata in una battaglia per dare un museo al 'principe della risata' a Napoli. Aveva anche individuato la sede, nel palazzo dello Spagnolo, edificio barocco nel rione Sanità, chiedendo più volte al Comune di realizzare il progetto per esporre costumi, scritti e cimeli appartenuti al padre. Ma non è riuscita a portare a termine il progetto. Un sogno che negli ultimi tempi è stato ripreso dalla figlia Elena.

Parole di speranza sul futuro museo arrivano insieme al cordoglio del ministro della Cultura Dario Franceschini: "La scomparsa di Liliana de Curtis è un lutto per l'Italia e per il mondo del cinema. Non solo Napoli, ma tutto il paese perde un’indiscussa protagonista del panorama culturale che ha lavorato con amore e energia per tener viva la memoria di suo padre, l'indimenticabile Totò". Il Ministero è a lavoro per rendere concreta l’idea di una grande sede museale a Napoli capace di rendere onore e celebrare Totò, uno dei più straordinari, immensi artisti dell'Italia del Novecento".

"Oggi mi fai piangere, ma fino a ieri mi hai fatto sorridere - ha scritto la figlia Elena Alessandra Anticoli de Curtis in un messaggio di addio alla madre - La vita è fatta di opposti: gioia e dolore, vita e morte, sonoro e muto, giorno e notte. Sono due assi che si incrociano e in quel punto centrale é racchiusa l'essenza della vita:l'amore. Senza amore la vita perde il suo significato.Mentre scrivo sento il tuo respiro flebile e stanco, a breve questo respiro non lo udir più, ma mi pervaderà il sollievo, sollievo perché la tua sofferenza é terminata, apparterrai alla morte, sei diventa seria hai abbandonato le pagliacciate dei vivi".

Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: "Con la scomparsa di Liliana de Curtis, Napoli e l'Italia intera perdono una straordinaria protagonista del panorama culturale. Ha tenuto viva la memoria di suo padre, l'indimenticabile Totò, ricostruendone vita e opere a beneficio di chi lo amava e lo ama tuttora. In tal senso è massimo lo sforzo dell'Amministrazione comunale e delle istituzioni nazionali affinché Totò possa avere presto il Museo che merita nel cuore della nostra città". L'ex sindaco Luigi De Magistris ha detto: "Ho un ricordo affettuoso di Liliana de Curtis, con la quale decidemmo di realizzare nel 2017 la mostra su Totò in occasione dei 50 anni dalla morte del principe della risata. Sono vicino ad Elena e alla sua famiglia".

(di Paolo Martini)

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