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'Dogman' pigliatutto

Ai David di Donatello trionfa la pellicola di Matteo Garrone che centra doppietta film-regia

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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28 marzo 2019 | 00.33
LETTURA: 6 minuti

di Antonella Nesi

'Dogman' di Matteo Garrone ha vinto il David di Donatello 2019 per il miglior film. Il film ispirato alle cronache sul 'canaro' della Magliana si è aggiudicato nove statuette su quindici candidature ricevute, compresa quella alla migliore regia. “E pensare che questo film l’ho fatto perché non avevo niente da fare, aspettando di fare Pinocchio”, ha detto sorridendo Garrone.

Elena Sofia Ricci per il film 'Loro' di Paolo Sorrentino, dove ha interpretato Veronica Lario, si è aggiudicata il David alla miglior attrice protagonista. "Grazie a chi è riuscito a trasformarmi in un'altra, ad un regista che manca qui stasera (‘Loro’ non ha ricevuto la candidatura per il miglior film o miglior regia, ndr.), grazie di cuore Paolo Sorrentino", ha detto l'attrice commossa fino alle lacrime prima di dedicare il premio alle sue due figlie.

Alessandro Borghi ha conquistato il suo primo David, quello per il miglior attore, per la sua apprezzatissima interpretazione di Stefano Cucchi nel film 'Sulla mia pelle'. Borghi, commosso, ha ringraziato "la famiglia Cucchi e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare. Questo premio - ha aggiunto l'attore - è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli esseri umani che devono essere considerati uguali a prescindere da tutto".

Marina Confalone per 'Il vizio della speranza' ha ottenuto il David di Donatello per la miglior attrice non protagonista. Mentre il David per il miglior attore non protagonista è stato assegnato a Edoardo Pesce per 'Dogman'. Pesce ha prevalso su Massimo Ghini per 'A casa tutti bene', Valerio Mastandrea per 'Ride', Fabrizio Bentivoglio per 'Loro' e su Ennio Fantastichini per 'Fabrizio De André - Principe libero'. Proprio a quest'ultimo, scomparso lo scorso dicembre, la platea dei David ha voluto tributare un lungo applauso, sottolineato anche dal conduttore della cerimonia trasmessa in diretta su Rai1, Carlo Conti.

La serata si è aperta con un montaggio di scene dei film in lizza sulle note di ‘We are the champions’. “Voi siete i campioni di questa stagione cinematografica”, ha esordito Conti, indicando i candidati ai David seduti in platea.

In una cerimonia che ha alternato premi televisivamente più appetibili a statuette più tecniche, uno dei momenti più attesi della serata è arrivato con la consegna a Tim Burton del David alla Carriera. “Il cinema italiano fa parte del mio dna. Vorrei essere amato nel mio Paese come lo sono qui”, ha scherzato Burton, prima di essere chiamato a premiare il miglior regista esordiente: Alessio Cremonini per il film 'Sulla mia pelle'. Film che si è aggiudicato anche il David Giovani, assegnato da 6000 studenti.

A consegnare invece il David a Burton è stato Roberto Benigni: “Ricevere questo premio da Roberto è uno dei più grandi onori della mia vita”, ha detto Burton. Mentre Benigni, dopo aver elogiato il collega americano e i David che “diventano sempre più grandi”, si è detto “lieto di essere tornato al cinema dopo tanti anni, con il Pinocchio di un altro grande regista immaginifico come Matteo Garrone (film attualmente sul set in cui Benigni interpreta Geppetto, ndr.)” ed è stato omaggiato con una standing ovation.

Ad arricchire la quota hollywoodiana di questa edizione anche il David Speciale consegnato ad Uma Thurman e quello al miglior film straniero andato a ‘Roma’ di Alfonso Cuaron, il quale è riuscito a raggiungere la capitale dopo qualche incertezza sulla sua presenza.

Nanni Moretti ha ricevuto il suo nono David (su 44 candidature) per ‘Santiago, Italia’, giudicato il miglior documentario. “Sono contento di ricevere questo David per questa bella storia italiana di accoglienza”, ha detto il regista.

Nel ricevere il David Speciale, Dario Argento ha confessato: “non vorrei che il vaso di Pandora che contiene tutti gli orrori e le paure che ho messo nei miei film si rompesse un giorno mentre sono in bagno e me le ritrovassi tutte addosso”. “C’è un nuovo progetto di film?”, ha chiesto Carlo Conti. “Sì, c’è. Ma ti prego non me lo fare dire”. Una cosa “un po’ polemica” però Argento l’ha voluta dire: “Ho fatto tanti anni di cinema e non ho mai ricevuto un David. Questo è il primo. È troppo tardi ma ringrazio Piera Detassis che è davvero una donna di cinema”.

Francesca Lo Schiavo, tre volte premio Oscar come arredatrice di set, ha invece dedicato il suo David Speciale a tutti i registi con cui ha lavorato “perché – ha detto – mi hanno insegnato che bisogna guardare oltre il possibile”.

Dopo il ricordo di Bernardo Bertolucci (omaggi sono stati tributati nel corso della serata anche a Carlo Vanzina, Ennio Fantastichini, Paolo Ferrari, Milos Forman, Bruno Ganz e altri) affidato ad una commossa Stefania Sandrelli, il David per la migliore sceneggiatura originale è andato a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti per 'Dogman'.

Poi è stata la volta del nuovo David del pubblico, dedicato al film italiano più visto della scorsa stagione, ‘A casa tutti bene’ di Gabriele Muccino, che ha voluto con sé sul palco gran parte del cast corale del film.

Il David al miglior musicista è andato a Sascha Ring e Philipp Thimm per 'Capri Revolution'. Mentre l’esibizione di Andrea Bocelli, prima da solo poi in un duetto con il figlio Matteo, ha preceduto la consegna del David per la miglior scenografia a Dimitri Capuani per 'Dogman'.

Il David per il miglior acconciatore è andato ad Aldo Signoretti per 'Loro', quello per il miglior truccatore a Dalia Colli e Lorenzo Tamburini ('Dogman').

Il David alla migliore canzone originale è andato a 'Mistery of love' (musica, testo e interpretazione di Sufjan Stevens) per il film ‘Chiamami col tuo nome’, che si è aggiudicato anche il David per la migliore sceneggiatura non originale, scritta da James Ivory, Luca Guadagnino e Walter Fasano.

Il David per il miglior produttore è stato assegnato a Cinemaundici e Lucky Red per 'Sulla mia pelle'. Mentre ‘Dogman’ si è aggiudicato anche le statuette per il miglior suono e per il miglior montatore (andato a Marco Spoletini). Per i migliori effetti visivi è stato invece premiato Victor Perez ('Il ragazzo invisibile - Seconda generazione'). Il David per il miglior costumista è andato a Ursula Patzak per 'Capri-Revolution'. E quello per la migliore fotografia a Nicolaj Bruel ancora per ‘Dogman’.

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