"È la mia antologia definitiva, anche perché è la prima che decido io e ci ho messo le cose che mi piacciono di più. Ogni cosa è scelta con cura". Franco Battiato parla così di 'Anthology - Le nostre anime', la grande raccolta che esce il 13 novembre e contiene la summa della produzione artistica partorita dal cantautore catanese in 40 anni di carriera. (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)
'Le nostre anime' esce sia nella versione triplo cd con 52 brani che in quella Deluxe con un mega box composto di sei cd e quattro dvd (dedicati ai tre film da regista di Battiato e al meglio del programma televisivo 'Bitte Keine Reklame' condotto da Battiato e Sonia Bergamasco a metà dei primi anni duemila). Otre ai 3 cd dedicati alla ampia copertura del repertorio pop, un cd è riservato alle canzoni mistiche e alla sperimentazione, un cd contiene il meglio della fortunata serie 'Fleurs' ed un cd estratti dalle quattro opere liriche dell'artista e altri lavori classici. "C'è moltissimo ma molto è rimasto anche fuori, sennò avremmo dovuto mettere 80 brani già nella versione standard", spiega il cantautore ammettendo che lui stesso non ha riascoltato proprio tutto quello che ha prodotto in 40 anni.
Impegnato da 5 anni nella gestazione del suo quarto film da regista sul musicista Georg Friederich Händel, interpretato da Johannes Brandrup ("non è facile trovare i fondi ma ora anche grazie a Brandrup un po' di soldi li abbiamo, speriamo di arrivare in porto"), Battiato ha arricchito la raccolta con tre inediti e una cover: il primo, che dà il titolo alla pubblicazione, è 'Le nostre anime' che Battiato considera il punto d'arrivo della sua ricerca musicale e spirituale ("il punto in cui si è finalmente liberi dalle passioni e dai desideri legati al corpo, si può gettare quell'inutile armatura che è l'ego e guardare all'anima"); il secondo è 'Lo spirito degli abissi' ed appartiene sempre al filone introspettivo ("è un brano di stampo junghiano", dice) e il terzo è 'Center of Gravity', versione inglese del celeberrimo 'Centro di gravità permanente' cantata da Battiato con Mika ("l'idea è stata della Universal -confessa Battiato- ma ho trovato Mika bravo, simpatico e gasatissimo, quindi è stata un'ottima scelta").
Infine l'artista siciliano ha voluto cantare 'Se telefonando', il brano di Maurizio Costanzo portato al successo da Mina: "Lo ritengo una sorta di risarcimento perché quando uscì questa canzone, nonostante fosse bellissima, raggiunse solo il quindicesimo posto in classifica e io la trovai una grande ingiustizia. La versione che Nek ha proposto lo scorso anno a Sanremo? Io avevo già registrato qualche mese prima per fortuna. Non mi ha toccato".
Per presentare 'Anthology', Battiato sarà ospite il 19 novembre di 'X Factor', dove canterà 'La Cura'. Ma non è un grande fan dei talent: "Mi hanno offerto un bel mucchio di soldi per fare il giudice in un talent (Battiato non lo dice ma si tratterebbe di 'The Voice', ndr.) ma ho detto di no. Non è una cosa per me".
Dopo l'uscita dell'antologia, Battiato partirà a febbraio per un tour in tutta Italia in cui ritroverà Alice, con cui ha collaborato spesso dall'inizio degli anni '80. I due avranno sia dei set separati che dei momenti in cui canteranno insieme per ripercorrere i frutti del loro sodalizio, da 'Il vento caldo dell'estate' a 'Per Elisa', da 'Chanson Egocentrique' a 'I treni di Tozeur': "Credo che avremo una scaletta di una trentina di brani. Prima ne canterò io una decina, poi accoglierò Alice sul palco, canteremo insieme e quindi la lascerò al pubblico. Insomma alterneremo diversi momenti", spiega l'artista.
Grande studioso di mistici e protagonista di una grande ricerca spirituale che lo ha portato ad avvicinarsi al buddismo tibetano e alla meditazione, Battiato dice di avere "grande simpatia" per Papa Bergoglio ma sottolinea: "Vorrei sentirgli fare più discorsi spirituali". Infine, dopo l'esperienza da assessore alla Cultura della Regione Sicilia, Battiato ha un'opinione sempre peggiore della politica italiana: "Non è politica, è una cosa orrenda che non ha nulla a che fare con la politica. Crocetta? Mi fa pena. Ma non lo dico in senso dispregiativo: provo proprio pena per lui", conclude.