"In passato c'era troppo voglia di mettere etichette, io mai stato un incendiario e ora non sono un pompiere"
"C'era una divisione, poi bisogna vedere se fosse sorretta da prove autentiche oppure fosse frutto di pregiudizio o altro. Ma è corretto che ci sia una distanza fra un artista e un altro. In effetti, non ho mai pensato di poter arrivare a conseguire un riconoscimento come il 'Premio Tenco' ma trovo che essendo un premio alla carriera è un segno positivo che arrivi molto tardi... Sicuramente, per me non è una rivincita rispetto a quello che si vuole definire come cantautorato impegnato". Così Claudio Baglioni a Sanremo per il 'Premio Tenco' alla carriera.
Per Baglioni, "c'è stata una certa fretta di etichettare, di mettere una didascalia sotto una foto, forse dovuta alla voglia di cambiare il mondo fra la fine degli anni Sessanta e gli inizia dei Settanta: c'era il bisogno di essere molto sbrigativi, c'era chi era militante e chi non lo era; più strano era dichiarare cosa fosse 'impegnato' e cosa no, l'opera artistica può anche essere indipendente dalla propria attività civica. Faccio fatica ancora oggi a dividere gli artisti fra 'impegnati' e 'non impegnati'... Io ho sempre cercato di essere un buon musicista. E non essendo mai stato un incendiario, adesso ho la fortuna di non dover essere un pompiere malinconico...".
Tornando al 'Premio Tenco', "pensavo che non sarei mai stato invitato a Sanremo a riceverlo, visto che io ho 'inciuciato' con il Festival di Sanremo: un fatto che deponeva male, non a mio favore, quasi una prova a carico - scherza Baglioni - E' piuttosto sorprendente, anche perché i premi, oltre a meritarli, poi bisogna anche vincerli... Spero che questo premio che ho vinto sia anche meritato".
E intanto Claudio Baglioni prepara un tour di 72 concerti in cento giorni, che definisce "un round, un fatto musicale ma anche agonistico, un vero e proprio Giro d'Italia a tappe ma senza la bicicletta. Saranno tutti debutti, perché così ho la sensazione di essere ancora 'fresco', sempre in viaggio".
(dell'inviato Enzo Bonaiuto)