La Polonia è uno dei Paesi più inquinati d'Europa e per questo i vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno cercato di ridurre la combustione di combustibili “sporchi”. Ma dall’aprile 2022 il governo Morawiecki, del partito Diritto e Giustizia (PiS), ha abolito il divieto, che durava da due anni, di bruciare lignite e carbone di scarsa qualità, allentando anche le restrizioni sulla vendita di rifiuti di carbone, che possono essere altamente inquinanti. Non è un caso se circa l'80% del carbone utilizzato dai cittadini dell'UE per riscaldare le case viene bruciato in Polonia.