Il ceppo attuale dell'influenza aviaria, che continua a decimare le popolazioni di uccelli a livello globale, è pericolosamente diverso dalle precedenti epidemie. E’ l’allarme lanciato dall’Università del Maryland in un nuovo studio. A differenza dell'epidemia di influenza aviaria del 2015 (H5N8), quella registrata alla fine del 2021 (H5N1) ha causato mortalità di massa negli uccelli selvatici, il che rende il virus più difficile da debellare. Questo perché è libero di circolare tra le popolazioni degli uccelli, creando quindi un numero di contagi e di morti senza precedenti.