“Lo studio fa emergere con chiarezza la sempre più crescente importanza strategica delle materie prime critiche, testimoniata anche dal fatto che la Commissione Europea ne identificava 14 nel 2011, numero salito a 30 nell’ultimo censimento del 2020". A spiegarlo è Lorenzo Tavazzi, Partner The European House di Studio Ambrosetti, commentando lo studio commissionato da Erion - il più importante Sistema multi-consortile italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici - che per la prima volta ha mappato tutti i settori industriali nei quali tali materie prime sono coinvolte. "Le materie prime critiche, oltre a essere fondamentali per numerose attività industriali, sono anche un prerequisito essenziale per lo sviluppo di settori innovativi e ad alto potenziale, in quanto utilizzate nelle turbine eoliche, nei pannelli fotovoltaici e nelle batterie'', sottolinea Tavazzi.