Il coming out porta con sé il diritto dell’individuo all’autodeterminazione, alla libertà di espressione e rappresenta un passaggio molto importante
In occasione del Coming Out Day di oggi, 11 ottobre, Amazon organizza presso i suoi uffici corporate di Milano un momento di confronto con l’obiettivo di promuovere cultura e consapevolezza sulle tematiche Lgbtqia+, da sempre al centro di numerose attività dell’azienda. Il coming out porta con sé il diritto dell’individuo all’autodeterminazione, alla libertà di espressione e rappresenta un passaggio molto importante. Una dichiarazione d’amore, prima di tutto verso se stessi, che racchiude una doppia valenza, sia intima quando si elabora la decisione, sia pubblica quando si è pronti a raccontarsi, perché nominarsi equivale ad esserci.
Ed è proprio con l’obiettivo di riflettere su quali siano gli strumenti necessari per accogliere e supportare il coming out di una persona a noi vicina, che Amazon ospita, in occasione dell’incontro 'Storie di Coming Out - Siamo Tutt* Famiglia', Anna Maria Fisichella, vice presidente di Agedo Milano, l’Associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans+, insieme a Francesco Maddaloni e Guido Radaelli, scrittori e attivisti che hanno raccontato il loro desiderio di famiglia attraverso il libro di fiabe “Famiglie Favolose”.
Insieme a loro, all’interno del panel moderato da Federica Ferretto, head of emea Amazon aws sales strategy and operations, anche Isabella Rossi, sr. sales account manager Amazon, e Keivan Fahim, program manager Amazon Made in Italy e parte del committee di Glamazon, l’Affinity Group aperto a tutte e tutti i dipendenti Amazon e pensato come uno spazio di confronto, creazione di sapere e sviluppo di nuove iniziative a sostegno di politiche di inclusione e non discriminazione delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer e intersessuali all’interno dell’azienda.
Un ulteriore passo avanti annunciato dall’azienda è l’introduzione in Italia di un transgender toolkit, un insieme di linee guida a supporto di tutte e tutti i dipendenti che stanno intraprendendo un percorso di transizione di genere. L’obiettivo è offrire strumenti concreti per sostenere e agevolare tale processo, anche attraverso le corrette indicazioni da fornire a colleghi e manager: essere a conoscenza del giusto linguaggio da utilizzare, delle possibilità messe a disposizione dall’azienda per garantire la piena privacy del singolo, di quelle relative al cambio di nome e dei benefit offerti contribuisce ad alimentare un ambiente di lavoro inclusivo, in cui si possano esprimere al meglio i propri talenti con serenità.
“Amazon è da sempre impegnata a garantire un ambiente di lavoro inclusivo per le colleghe e i colleghi che appartengono alla comunità Lgbtqia+, in ogni ruolo e in tutte le sedi. Per supportare le esigenze della comunità, l'azienda offre ai dipendenti risorse dedicate, come la possibilità di iscrivere il partner dello stesso sesso al medesimo programma di assicurazione sanitaria. Tra i nuovi strumenti che vogliamo mettere in campo, c’è il permesso retribuito dall’azienda per i giorni di assenza dal lavoro legati al processo di transizione”, spiega Mariangela Marseglia, country manager Amazon per Italia e Spagna, che conclude “questo ulteriore passo in avanti è frutto del costante ascolto dei nostri dipendenti e del prezioso dialogo con Glamazon”.
Con l’intento di solidificare ulteriormente il suo impegno accanto a chi ogni giorno lavora a sostegno della comunità Lgbtqia+ italiana, Amazon annuncia una donazione in favore di Agedo Milano. Il contributo permetterà all’Associazione di attivare percorsi di sensibilizzazione sulle tematiche relative agli orientamenti sessuali ed identità di genere, finalizzati a contrastare le barriere di disuguaglianza e l’invisibilizzazione delle persone Lgbtqia+. “Pensiamo che il ruolo delle aziende sia molto importante per cambiare sempre di più il modo di pensare e sentire delle persone rispetto alle tematiche della comunità Lgbtqia+. Occasioni per empatizzare e comprendere il punto di vista dell’altro sono centrali perché permettono di sensibilizzare e creare nuove connessioni, allargare la rete di persone, aumentare la consapevolezza nel valore delle differenze. Noi di Agedo ci sentiamo parte attiva del cambiamento e lavoriamo con le aziende affinché si valorizzino le unicità, e le persone Lgbtqia+ possano sempre più sentirsi parte del mondo e non un mondo a parte”, commenta Cinzia Valentini, presidente dell’associazione Agedo Milano.