Un modello di economia circolare applicato al settore della stampa digitale che in dieci anni, dal 2012, ha fatto in modo che più di 2 milioni di prodotti, tra cartucce, drum, stampanti e unità di fusione, non diventassero rifiuti destinati all’incenerimento, ma prodotti riciclati e destinati a nuovo utilizzo. In occasione della Giornata Mondiale del Riciclo (18 marzo), Sapi, azienda italiana che dal 1993 rigenera cartucce toner per la stampa laser e stampanti e copiatrici digitali ri-producendo i consumabili esausti e le macchine che altrimenti sarebbero avviati allo smaltimento, fa il punto sul suo impegno in tema di economia circolare.
“Fin dalla nascita della nostra azienda, abbiamo scelto di ricoprire un ruolo decisivo nel processo di riduzione del quantitativo dei rifiuti, il cui numero risulta in costante aumento. Riutilizzare materiali destinati ad essere dismessi vuol dire da una parte ridurre i quantitativi di rifiuti da smaltire, dall’altra contribuire a proteggere le risorse naturali che abbiamo a disposizione. Seppur piccolo, il nostro contributo svolge un ruolo importante nella complessa filiera produttiva, e deve essere sostenuto da una scelta etica e responsabile del consumatore, non solo nella Giornata Mondiale del Riciclo, ma tutti i giorni”, commenta Franco Ferreri, amministratore unico di Sapi Srl.