Sul fronte dell'economia circolare "il Conou ha cominciato prima, siamo partiti avvantaggiati, per la legislazione, per un sistema di responsabilità estesa che ci ha aiutato ma certamente per gli impianti che c'erano, si sono evoluti, si sono specializzati, condizione fondamentale altrimenti il Conou non sarebbe quello che è oggi: un sistema che ricicla tutto l'olio minerale raccoglibile e lo rigenera tutto. Servono mille impianti? Io sono d'accordo perché senza gli impianti la circolarità non si realizzerà mai". Così Riccardo Piunti, presidente del Conou, intervenuto alla seconda giornata di EcoForum.
"Anche l'aspetto comunicazione è stato fondamentale - continua - il Conou in tutti questi anni ha fatto comunicazione ai cittadini, non sugli impianti ma per insegnare cosa si dovesse fare. Un lungo lavoro molto importante e oggi i cittadini sanno che l'olio non si butta in fogna, sanno i danni che può fare disperderlo in un lago o in un fiume".
"Al Conou stiamo studiando come tenere separato un contaminante che è conseguente ai normali cicli di produzione e che si chiama silicio. La comunità europea sta dando grande spazio ai biolubrificanti ma allo stesso tempo non dice niente su come va gestito questo rifiuto che a noi crea problemi una volta raccolto insieme all'olio nei cicli di rigenerazione. La cultura della gestione del rifiuto è ancora bassa e mancano spesso le competenze".