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Pichetto: "Presto in Cdm il decreto energia"

Il ministro all'inaugurazione di Ecomondo. "Noi affronteremo la questione" del consumo di suolo; "abbiamo intenzione come governo di presentare nei tempi dovuti una legge"

Gilberto Pichetto Fratin - (Fotogramma)
Gilberto Pichetto Fratin - (Fotogramma)
07 novembre 2023 | 12.33
LETTURA: 2 minuti

"Presto" sarà portato in Cdm il decreto energia, "stiamo definendo gli ultimi dettagli, non solo i nodi politici, i nodi tecnici naturalmente perché sia qualcosa che funziona". Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a margine dell'inaugurazione di Ecomondo. Sulla possibilità che il testo arrivi in Cdm entro novembre, il ministro dice: "Non do la data, però credo proprio che dovremmo farcela".

"Noi affronteremo la questione" del consumo di suolo; "abbiamo intenzione come governo di presentare nei tempi dovuti una legge quadro perché queste competenze sono poi ripartite a livelli regionali e comunali; legge quadro che deve avere proprio come ridisegno il consumo del suolo. Un tema importante - dice - perché deve affrontare anche un'altra valutazione rilevante: abbiamo molti dei fabbricati in questo paese costruiti negli anni '50 e '60 con il cemento armato che, a differenza delle pietre e dei mattoni utilizzati dai romani, ha una durata di vita a scadenza e come tale questi fabbricati vanno rifatti. Questa, se vogliamo, è un'emergenza ma anche un'opportunità che va legata a una legge sul consumo del suolo".

Il cammino delle rinnovabili in Italia ha visto impiantare "nel 2021 meno di 1 gigawatt e mezzo, che poi sono aumentati a 3 gigawatt nel 2022, l'obiettivo di quest'anno è fare almeno 6 GW. Il percorso che stiamo seguendo con il Piano nazionale al 2030 è quello di raggiungere i 70 GW. Le difficoltà ci sono, si tratta di trovare il punto d'equilibrio rispetto ai beni paesaggistici, ad alcune valutazioni ambientali, alle valutazioni che fanno anche i territori", continua.

Poi ci sono "percorsi anche più robusti come l'eolico offshore che ha bisogno di tempi molto più lunghi - dice - è un percorso che questo paese può fare, naturalmente ci vuole il massimo di determinazione e il massimo dell'integrazione tra i vari livelli istituzionali: governo, regione e comune".

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