La lotta al cambiamento climatico passa per l'idrogeno e Bosch annuncia il suo ingresso nel business dei componenti per l'elettrolisi. In occasione dell'assemblea degli azionisti, il colosso tedesco ha spiegato di voler investire entro la fine del decennio quasi 500 milioni di euro nel nuovo segmento di business, la metà dei quali al momento del lancio sul mercato previsto per il 2025.
"Abbiamo una solida base per lo sviluppo di tecnologie a idrogeno e vogliamo far progredire la produzione di idrogeno in Europa", ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Cda, spiegando che il gruppo "si aspetta che il mercato dei componenti per l’elettrolisi raggiunga un volume globale di circa 14 miliardi di euro entro 2030". Con lo stack, Bosch fornirà il componente chiave dell'elettrolisi dell'idrogeno, combinato con l'elettronica di potenza, i sensori e l'unità di controllo per formare un modulo intelligente. Gli stack per la produzione di H2 dovrebbero entrare in produzione in serie già nel 2025.
Bosch, insomma, crede nell'idrogeno come carburante del futuro e sta lavorando anche su celle a combustibile fisse e mobili. Uno degli usi previsti per il primo è come piccole centrali elettriche "in loco" per città, centri commerciali o centri commerciali e come punti di ricarica per veicoli elettrici. Il gruppo prevede inoltre di utilizzare celle a combustibile mobili per facilitare il trasporto di merci e merci a impatto climatico zero, inizialmente su camion. In questo senso Bosch intende investire, nei prossimi tre anni, circa 3 miliardi di euro in tecnologie a impatto climatico zero come l'elettrificazione e l'idrogeno.