Ascoltare musica al mattino fa bene alla salute e ancor di più se si abbina questo rituale ad un pasto sano ed equilibrato. Lo conferma la Paola Medde, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, che in collaborazione con 'Io Comincio Bene' (www.iocominciobene.it), la campagna di Unione Italiana Food, che da diversi anni promuove il valore della prima colazione in Italia, ha messo a punto un vademecum di consigli utili ad abbinare la giusta musica al primo pasto del mattino, per affrontare al meglio i diversi impegni quotidiani.
Ogni italiano, in media, passa circa due ore e un quarto al giorno ascoltando musica, cioè oltre 16 ore alla settimana e gli effetti più benefici della musica sembrano verificarsi proprio al mattino. La conferma arriva da un recente studio condotto dal Dipartimento di Psicologia della McGill University (Canada): ascoltare musica al risveglio rinforza il sistema immunitario, riduce il livello di stress, aumenta la produzione di serotonina ed ossitocina (gli ormoni del benessere e della felicità).
“Quando ascoltiamo i nostri brani preferiti, il cervello viene stimolato a produrre endorfine, legate al piacere e al benessere psicofisico, e ad abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone che aumenta con lo stress. Le frequenze musicali incidono sulla nostra frequenza cardiaca, sul ritmo respiratorio e sugli stati psico-fisiologici in generale, contribuendo a generare stati emotivi positivi, ad aumentare la capacità di concentrazione, di apprendimento e di abilità di lettura”, spiega Paola Medde.
Per chi ha difficoltà a svegliarsi, la musica al mattino può rappresentare, tanto quanto la prima colazione, un valido alleato per affrontare la quotidianità. Diversi studi concordano sull’utilità di un 'risveglio lento', che implica la necessità di dedicare un giusto tempo al passaggio dal sonno alla veglia: 10-15 minuti, che rendano meno traumatico attivarsi, per dare il via ad una nuova giornata.
Ma qual è il genere musicale da prediligere, appena svegli? “Siamo tutti diversi e diverse sono le nostre predisposizioni alla giornata che ci attende. Se abbiamo bisogno di rilassarci in vista di una giornata stressante – commenta la psicologa – meglio scegliere brani musicali che presentino una frequenza più armonica, un’intensità più debole, un ritmo regolare, un tempo moderato. Al contrario, se necessitiamo di energia, sarà più funzionale un suono acuto e forte, capace di infondere un effetto energizzante”.
Uno studio condotto dall’Università di Oxford mostra, infine, come l’aggiunta di un sottofondo musicale a colazione possa contribuire a condizionare la nostra esperienza alimentare, aumentando o diminuendo la percezione del gusto di cibo e bevande: un effetto conosciuto come “sonic seasoning” (condimento sonoro).
“La musica, in generale, può avere un effetto di esaltazione del gusto e favorire la fase appetitiva - conferma la dott.ssa Medde - Ci aiuta a concentrarci sulle sensazioni che provengono dal nostro corpo, tra cui la fame. Spesso le persone che ‘saltano’ la colazione sono persone che, prese dalla fretta, non ascoltano a sufficienza questi segnali; il sottofondo musicale può suggerire quell’attenzione a sé stessi e ai propri bisogni fisiologici e predisporre positivamente ad evitare di saltare un pasto così importante, concedendosi un ‘nutrimento’ a tutto tondo”.
Dal punto di vista nutrizionale, infatti, la prima colazione garantisce l’energia necessaria per l’avviamento del “motore del corpo” e per le attività del cervello. Meno conosciuti ma non meno importanti sono, invece, gli effetti benefici della colazione per la mente, intesa come insieme di attività psicologiche: il luogo del pensiero e dell’elaborazione delle emozioni. “Dovremmo considerare lo spazio e il tempo dedicati alla colazione come un’opportunità che ci diamo per imparare a rivolgere piena attenzione al momento presente, a noi stessi, prima che la nostra travolgente giornata abbia inizio. Il momento migliore per dare importanza, nel nostro ambiente domestico, protetti dai rumori del modo esterno, alla consapevolezza di noi, della nostra vita, delle nostre emozioni, dei nostri bisogni e progetti per realizzarli. Chi dice di non avere tempo per questo pasto rischia di trascurare sé stesso/a e l’attenzione che merita”, conclude la psicologa.