La Tasmania, da paese emettitore di circa 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno, è diventata un "pozzo" che ne assorbe oggi la stessa quantità. E' cioè “carbon negative”, ovvero l’azione di foreste e oceani è più forte di quella umana con le sue emissioni climalteranti. Un risultato impensabile solo pochi decenni fa, quando la Tasmania era un grande esportatore di truciolato di legno. E dovuto - come certifica uno studio pubblicato su Environmental Research Letters dagli scienziati della Griffith University - a uno straordinario esempio di visione del futuro. Si deve infatti a due ambientalisti visionari - e milionari - Jan Cameron e Graeme Wood - l'acquisto e la trasformazione della principale segheria del paese, che è stata riqualificata e ribattezzata “Spring Bay Mill”. I due hanno annullato i programmi di abbattimento, piantato oltre diecimila alberi, costruito alloggi ecosostenibili e fattorie biologiche. La zona è oggi aperta al turismo e sede di numerosi workshop sulla sostenibilità ambientale.