A Cibus il Convegno di Assovetro per l’Anno Internazionale del Vetro
Contenitori in vetro marchio 'doc' per la sicurezza alimentare e per l’ambiente. Impermeabili, chimicamente inerti, igienici, versatili, totalmente riciclabili sono un packaging sicuro per gli alimenti e in grado di preservare le sostanze nutritive. Un focus sui contenitori per alimenti è stato al centro del convegno 'La sfida sostenibile del sistema alimentare, il ruolo del packaging', organizzato da Assovetro, in collaborazione con l’Università di Parma e Largo Consumo, all’interno di Cibus, il Salone dell’Alimentazione di Parma, nell’ambito degli eventi organizzati da Assovetro per celebrare l’Anno Internazionale del Vetro.
“Il contenitore in vetro - ha sottolineato Marco Ravasi, presidente della sezione vetro cavo di Assovetro - è un perfetto esempio di economia circolare: da bottiglia e vasetto rinascono bottiglia e vasetto, senza alcuna perdita di qualità. Il vetro, inoltre, è sinonimo di sicurezza alimentare, grazie alla sua inerzia, e garantisce la totale integrità del prodotto che contiene, conservandolo gustoso e sicuro. Elemento quest’ultimo oggi al primo posto, dopo la pandemia. Ben il 67% degli italiani si è detto preoccupato, infatti, per la sicurezza alimentare e l’igiene dei contenitori”.
L’industria italiana dei contenitori in vetro è al primo posto in Europa con il 21,3% di valore di produzione e conta 14 aziende con 39 stabilimenti, 7.800 addetti con un fatturato annuo di 2,4 miliardi di euro. Le previsioni dell’industria del vetro italiana, tra il 2020 e il 2024, mostrano un trend in crescita: +500 posti di lavoro, la messa in opera di ulteriori 5 forni di fusione con un investimento di 400 milioni di euro e con un aumento della produzione di 500mila tonnellate di packaging in vetro.
Dal 2016 la produzione di contenitori è stata in costante aumento, anche i primi 9 mesi del 2021 sono di segno positivo: +6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le sole bottiglie nei primi 9 mesi del 2021 sono arrivate a 3 milioni di tonnellate (+6%). Il 43% del vetro cavo serve il settore del vino e delle 'bollicine'.
Tra il 2019 e il 2020 le sinergie vetro-ambiente danno risultati positivi: la raccolta differenziata aumenta del 2,6% e il riciclo del 3,6% e il tasso di riciclo è passato, tra il 2019 e il 2020, dal 77,3% al 78,6, al di sopra del target europeo del 75% al 2030, pur impegnandosi ad arrivare al 90% nel 2030.