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Google vuole usare l’IA contro il cambiamento climatico: annunciati tre nuovi prodotti

Si tratta di strumenti che possono rappresentare una svolta per il futuro del pianeta

Intelligenza artificiale in auto - Canva
Intelligenza artificiale in auto - Canva
31 agosto 2023 | 18.08
LETTURA: 3 minuti

Google ha annunciato tre prodotti che sfrutteranno l’intelligenza artificiale e il machine learning per affrontare le sfide ambientali e aiutare aziende e cittadini a ridurre il proprio impatto ambientale.

Questi software combinano l'Ia, il machine learning, le immagini aeree e i dati ambientali per fornire informazioni aggiornate sul potenziale solare, la qualità dell'aria e i livelli di polline. Tutti e tre i prodotti rientrano nelle Api (application programming interface), ovvero interfaccia di programmazione delle applicazioni. Vediamoli da vicino.

Solar Api

Il primo prodotto, chiamato Solar Api, utilizza le immagini aeree di Google per comprendere la forma degli edifici e la posizione degli alberi; quindi, combina queste informazioni al percorso del sole, ai modelli metereologici consolidati e al costo dell’energia in quella determinata zona per suggerire dove installare i pannelli solari.

Questo prodotto nasce dall’iniziativa Project Sunroof, lanciata nel 2015, e farebbe risparmiare molto tempo e denaro alle imprese che avrebbero meno ostacoli nel virare sull’energia solare. Nonostante Solar Api sia ancora in fase di lancio, ha già le informazioni di oltre 40 Paesi, tra cui l’Italia, e oltre 320 milioni di edifici.

Air Quality Api

Il secondo prodotto è Air Quality Api che fornisce agli sviluppatori analisi sulla qualità dell'aria, mostrando un indice su scala da 1 a 100.

Si tratta di un’idea interessante in questo periodo storico perché i consumatori non si accontentano più delle dichiarazioni fatte dalle imprese che si autodefiniscono “sostenibili”. Al contrario, cercano sempre più informazioni tangibili e affidabili che provino i risultati ottenuti dalle aziende in ambito Esg.

Air Quality Api potrà essere utilizzato in settori come la sanità, l'automotive e i trasporti per fornire agli utenti informazioni tempestive sulla qualità dell'aria.

Il lancio comprende informazioni per oltre 100 Paesi, tra cui c’è anche l’Italia.

Pollen Api

Il terzo prodotto, chiamato Pollen Api, affronta il problema delle allergie, che colpiscono sempre più persone anche a causa del cambiamento climatico. Infatti, l'aumento delle temperature globali stimola la crescita delle piante in molte aree del mondo e questo, a sua volta, influenza la produzione dei pollini, che aumentano. Non solo: l’aumento dell'anidride carbonica, altro effetto dell’inquinamento atmosferico, alimenta la fotosintesi e quindi la crescita delle piante. La conseguenza, ancora una volta, è una maggiore produzione di polline.

Dati alla mano, il problema delle allergie rischia di colpire sempre più persone negli ultimi anni, e per questo Google ha pensato a Pollen Api che offre agli sviluppatori una previsione giornaliera dei pollini, una mappa del calore previsto per le successive 96 ore, dettagli sugli allergeni presenti nell’aria e consigli su come evitarli. Questo prodotto tiene conto di 15 diverse specie di piante, tra cui le graminacee, l’ontano, il frassino, la betulla, la cotonosa, l’olmo, il nocciolo, la quercia, l’ulivo e il pino.

Pollen Api sarà lanciato nei prossimi mesi in 65 Paesi, e anche questa volta l’Italia c’è.

L’Ia può migliorare la salute del nostro pianeta?

Se da una parte l’intelligenza artificiale fa paura a molti, dall’altra offre opportunità inimmaginabili solo qualche mese fa, anche in ambito Esg.

Un recente studio condotto dal think tank europeo P.A.U. Education ha esaminato l'impatto dell'Ia sulla sostenibilità in Europa. Secondo lo studio, l'Ia potrebbe ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2030, creare 2,4 milioni di posti di lavoro e generare un aumento del Pil europeo del 4,4%.

Sono tantissimi i modi in cui l’intelligenza artificiale può aiutare a migliorare la gestione delle risorse naturali, per esempio:

- ridurre i consumi di energia e di acqua;

- ottimizzare la produzione di energia rinnovabile, migliorando l'efficienza dei sistemi di trasmissione e di distribuzione dell'energia;

- identificare le specie animali e controllare l'ampiezza delle popolazioni animali, salvaguardando la biodiversità e prevenendo la deforestazione;

- riconoscere all’istante e con precisione dove riciclare i rifiuti migliorando i risultati dell’economia circolare;

- i droni intelligenti possono essere utilizzati per tenere sotto controllo le foreste e individuare i cambiamenti nella vegetazione, permettendo una gestione più efficiente delle risorse forestali.

In conclusione, l’Ia può essere un elemento decisivo nella lotta al surriscaldamento globale, forse l’unica via concreta per vincere la sfida contro il tempo che ci vede ogni giorno più indietro.

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