Nel primo trimestre del 2023 in Europa le emissioni di gas serra sono diminuite quasi del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, senza frenare l’economia
"Non solo le grandi aziende, ma anche tutte le piccole e medie imprese devono far leva su un piano strategico orientato verso la transizione ecologica, nell’ottica di facilitare la crescita e favorire il rilancio dell’economia. Le imprese sono percepite come direttamente responsabili dell’impatto ecologico complessivo delle attività produttive, ma invertire il trend è possibile come dimostrano i dati comunicati in queste ore da Eurostat, dove risulta che nel primo trimestre del 2023 in Europa le emissioni di gas serra sono diminuite quasi del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022 e soprattutto senza frenare l’economia, visto che nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo dell'Unione Europea è aumentato dell'1,2% rispetto a un anno prima". Ad affermarlo è Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia, intervenendo in diretta su Class Cnbc per commentare le prospettive delle imprese italiane anche alla luce delle turbolenze macroeconomiche sperimentate negli ultimi anni.
"Dal nostro Osservatorio di Deloitte, dove quotidianamente lavoriamo con oltre ottomila aziende italiane – ha proseguito Pompei – riscontriamo che tra le tendenze principali figurano la grande attenzione per la sostenibilità e la novità legata all’implementazione dell’intelligenza artificiale, in particolar modo nei processi altamente ripetitivi per trarre ulteriore valore aggiunto e ridurre i margini di errore. Permane, ovviamente, una forte attenzione alla situazione geopolitica e macroeconomica attuale con le principali preoccupazioni che sono riferite all’inflazione elevata, al costo del lavoro e alla gestione della supply chain. A tutto questo consegue un’evoluzione dei modelli di business molto complessa e quindi sul piano strategico e sul piano operativo servono strumenti innovativi, per cogliere fino in fondo le opportunità offerte dalla transizione ecologica".
Fabio Pompei è stato confermato amministratore delegato di Deloitte Italia, Grecia e Malta. Ceo del network dal 2019, Pompei guiderà Deloitte per altri 4 anni. Il network di Deloitte in Italia ha registrato una crescita dei ricavi che quest’anno (anno fiscale con termine al 31 maggio 2023) sono stati pari a circa a 1.318 milioni di euro, in aumento del +23% rispetto all’esercizio precedente. Dall’insediamento di Pompei nel 2019, il fatturato del network in Italia è aumentato del +75%, mentre il personale è raddoppiato da circa 6.000 a 12.000 persone operative in 24 sedi. Il trend positivo sui nuovi ingressi proseguirà anche nel prossimo anno fiscale, durante il quale Deloitte prevede di assumere circa 4.500 persone.
Tra le iniziative dell’ultimo anno che più hanno distinto il network di Deloitte in Italia c’è il lancio di Deloitte Climate&Sustainability, la nuova società del network Deloitte interamente dedicata ai temi legati alla sostenibilità. Nell’ultimo anno fiscale Deloitte Italia ha annunciato la sua partnership quadriennale con la Fondazione Milano Cortina 2026 per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026.
Continuano gli investimenti di Deloitte nel Sud Italia: a Bari sono previste oltre 450 nuove assunzioni per il Next Hub, il progetto rivolto a talenti, laureate e laureati, diplomate e diplomati, che abbiano voglia di contribuire alla trasformazione digitale del nostro Paese. A Napoli prosegue l’impegno in collaborazione con l’Università Federico II con la Digita Academy e Operazione Talenti. Tra le maggiori iniziative dello scorso anno fiscale, anche il progetto San Bartolomeo, lanciato a Roma dall'Ospedale Gemelli Isola Tiberina, in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio e con Deloitte e Fondazione Deloitte per ampliare e facilitare l'accesso ai servizi sanitari alle persone con particolari fragilità.