La strategia di Facile.it per promuovere la parità di genere
La valorizzazione e il sostegno alla diversità in azienda crea team di successo, capaci di rendere un’azienda più innovativa e competitiva. Non ha dubbi, Valentina De Luca, director delle Risorse Umane Facile.it, che all’Adnkronos racconta la strategia dell’azienda per promuovere la parità di genere (e non solo); tema che negli ultimi giorni è al centro di forti polemiche per alcune dichiarazioni (poi ritrattate) rilasciate dalla famosa stilista Elisabetta Franchi. Facile.it è un’azienda in forte crescita (con un’assunzione al giorno negli ultimi 24 mesi) e soprattutto giovane, dove l’età media è di 30-32 anni, sicuramente più sensibile a certe tematiche. In azienda, afferma Valentina De Luca, “abbiamo il 48% di donne e stiamo lavorando per aumentare la presenza femminile in tutte le aree”.
Ma le famose ‘quota rosa’ non bastano. In Italia, sottolinea Valentina De Luca, “dobbiamo tenere conto dell’aspetto culturale ancora fortemente legato ad un determinato tipo di modello familiare e dobbiamo aiutare le colleghe donne a sentirsi protagoniste in azienda, sgravandole del peso della gestione della famiglia. Per questo nei prossimi mesi partiranno due iniziative. La prima è dedicata ai papà, ai quali aumenteremo a 20 i giorni di congedo di paternità, mentre alle neomamme abbiamo pensato di dare uno strumento per consentire un rientro sereno a lavoro: l'idea è stabilire un tetto mensile che daremo, fino ad un massimo di sei mesi, per servizi a sostegno della genitorialità, come tate, babysitter e asili nido”.
Inoltre, sottolinea Valentina De Luca, per promuovere un approccio organizzativo basato sulla comprensione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, “da aprile abbiamo iniziato un percorso con l’associazione Valore D con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza di queste tematiche in azienda, ovviamente coinvolgendo anche la leadership”.
Non solo diversità di genere, in Facile.it è forte l'attenzione ai dipendenti. Da un ricco programma di formazione interna che va dai corsi di lingua inglese fino alle piattaforme di e-learning, al programma di Onboarding studiato per accelerare l’inserimento dei nuovi dipendenti, che per il primo mese, vengono affiancati da un ‘tutor’ di pari livello che li aiuta ad integrarsi in azienda “contribuendo a creare la comunità”.
Inoltre, per migliorare il work-life balance l’azienda offre ai propri dipendenti un articolato piano di smart working che, a seconda degli uffici, arriva fino al 100% full remote. La policy è estremamente flessibile e consente ai dipendenti in remoto di lavorare sia dall’Italia sia dall’estero e non solo dalla propria abitazione. La pandemia, spiega la responsabile risorse umane di Facile.it, “ha segnato un punto importante di svolta, cambiando il mondo del lavoro in modo permanente. Non torneremo indietro, ma adesso bisogna trovare il giusto equilibrio tra la flessibilità e la necessità di crearci e vederci come una comunità”.
Un consiglio per le aziende che vogliono migliorare la propria reputazione ed essere percepite come soggetti di valore? “Convincere le persone che l'azienda è un bel posto e che è bello restarci. Adesso non si è più competitivi solo con lo stipendio, ci sono altre cose. Noi abbiamo aree di aggregazione e relax, progetti di welfare, forniture di servizi che riguardano sport, salute e alimentazione. Oggi i benefit non sono più solo pc e buoni pasto. Per essere attraenti bisogna investire non solo sullo stipendio, ma su tutto quello che è experience. La società oggi non ha più dipendenti, ma una comunità e si occupa delle persone a 360 gradi, anche della tutela della loro vita privata”.