Anche Ibsa Farmaceutici aderisce all’Esg Culture Lab
“Tutte le decisioni di investimenti futuri dovrebbero essere orientate in scelte strategiche e di impegno, personale e aziendale, verso un futuro più sostenibile”. Sono le parole di Luca Crippa, General Manager di Ibsa Farmaceutici, azienda che da tempo ha imboccato la rotta della sostenibilità e che ha aderito all’Esg Culture Lab, un Osservatorio di Eikon Strategic Consulting Italia lanciato in collaborazione con il Gruppo Adnkronos, che mira a valorizzare e coinvolgere persone e realtà aziendali nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e che quest’anno pubblica il suo Primo Report di Sostenibilità. (Video)
Per Ibsa, sostenibilità vuol dire tre cose: sostenibilità dell’azienda, sostenibilità del pianeta, sostenibilità della comunità nella quale Ibsa si inserisce. “Sostenibilità nella nostra azienda vuol dire continuare a investire per espandere la capacità produttiva e le attività di ricerca e sviluppo in Italia, ma vuol dire anche creare nuovi posti di lavoro e investire tanto in formazione dei nostri collaboratori - sottolinea Luca Crippa di Ibsa - Vuol dire anche creare un ambiente di lavoro più moderno, sostenibile e a misura d'uomo: proprio per questo abbiamo iniziato il progetto Antares, il rinnovo della sede attuale lodigiana che raddoppia le sue dimensioni, diventa molto più sostenibile e che rappresenta il contenitore del nostro approccio di sostenibilità verso l'azienda, verso i collaboratori e verso il pianeta”.
Per Luca Crippa, la sostenibilità in azienda passa anche dai piccoli-grandi gesti come l’abolizione delle bottiglie in plastica a favore di borracce in alluminio riciclato da riempire con acqua purificata presso i distributori siti in struttura e la disposizione, nella nuova sede, di 40 punti ricarica per auto full elettriche o plugin. Per il general manager di Ibsa, la politica potrebbe fare di più: “La normativa attuale è un po' obsoleta per riuscire a supportare la volontà delle aziende e delle persone di accelerare nella transizione energetica e soprattutto nella tradizione Green”.
Guardando al secondo punto citato da Crippa, la sostenibilità del pianeta, il gm di Ibsa fa notare l’importanza di ottimizzare i consumi industriali: “La nostra è una delle poche aziende farmaceutiche che effettua ricerche e sviluppo e produce tutt'oggi in Italia. Utilizziamo ogni anno 35 gigawattora di energia elettrica, soprattutto nei due stabilimenti produttivi. Abbiamo lanciato internamente il progetto energia, un progetto che individua le maggiori aree di consumo energetico per la nostra azienda e che ci permetterà di svolgere lo stesso lavoro consumando sempre meno”.
In ultimo, ma non meno importante, Luca Crippa si sofferma sulla sostenibilità dell'ambiente nel quale si inserisce Ibsa: “In questa direzione, la fondazione Ibsa, fondata dal nostro presidente Arturo Licenziati, promuove la ricerca scientifica in area anche al di fuori della nostra. Inoltre, supportiamo i più deboli con una serie di iniziative. Tra queste, promuoviamo il banco farmaceutico che si prefigge come obiettivo quello di far arrivare i medicinali alle persone che non possono permetterseli”.