È quanto emerge dallo studio 'Acqua: azioni e investimenti per l’energia, le persone e i territori' realizzato da The European house - Ambrosetti in collaborazione con A2A, presentato oggi nell’ambito del forum di Cernobbio
''La tropicalizzazione del clima italiano non si è arrestata e, nella prima metà del 2023, questi fenomeni sono già aumentati del 130% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente''. È quanto emerge dallo studio 'Acqua: azioni e investimenti per l’energia, le persone e i territori' realizzato da The European house - Ambrosetti in collaborazione con A2A, presentato oggi nell’ambito del forum di Cernobbio dall'amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, e partner e il responsabile scenari e intelligence di The European house - Ambrosetti, Lorenzo Tavazzi.
''Il disagio legato alla siccità record del 2022 è stato generalizzato'', si legge nello studio. ''Fino al 40% dei cittadini ha vissuto gli effetti delle politiche di contenimento dei consumi e il 28% ha subìto razionamenti di acqua nel proprio comune di residenza. La carenza idrica si è concentrata nel Nord-Italia con 5 regioni che hanno adottato lo stato di emergenza (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte)''.
La ricerca ha quindi l’obiettivo di ''focalizzare l’attenzione sugli impatti della siccità del 2022 sulla dimensione idrica ed energetica, fornendo una chiara indicazione delle potenzialità d’intervento per la salvaguardia di questa risorsa''.