Il documento ha raggiunto oltre 50 adesioni
"Chiediamo al governo italiano di sostenere l’adozione della Direttiva sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità". E' l'appello lanciato in queste settimane da rappresentanti di diverse realtà̀ del mondo economico e produttivo e della società civile. "Nel dicembre 2023 Parlamento e Consiglio Europeo - si legge - hanno concluso la loro lunga serie di negoziati, i cosiddetti triloghi, per concordare un testo per la Direttiva sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità (Cs3d). Tale norma chiederebbe alle imprese di grandi dimensioni di adottare misure ragionevoli di prevenzione, mitigazione e gestione (dovuta diligenza) delle violazioni dei diritti umani e dell’ambiente, lungo tutta la catena del valore".
"Noi tutti rappresentanti di realtà diverse del mondo economico e produttivo e della società civile - scrivono i firmatari - auspichiamo l'introduzione di una legislazione pragmatica, coerente e uniforme a livello Ue e per questo accogliamo con favore il testo della direttiva approvato in via provvisoria dal Consiglio e dal Parlamento Europeo".
Il nuovo accordo, "raggiunto dalle istituzioni comunitarie nel dicembre 2023, riflette un equilibrio attento e pragmatico tra l'impegno risoluto dei Paesi a tutela dei diritti umani e della sostenibilità e la necessità di cautela nell'imporre nuovi obblighi alle imprese in una fase di incertezza e complessità nel mercato globale".
"Gli obblighi previsti dalla direttiva garantiscono un elevato livello di allineamento con gli standard in materia di dovere di diligenza riconosciuti a livello internazionale. La proposta di armonizzazione fornirà standard comuni, invece di frammentazione normativa che porterebbe solo incertezza e complessità, anche per le imprese italiane. Crediamo in questo sistema che garantirebbe equità per le imprese in tutta l’Ue e consentirebbe alle stesse di operare in un contesto uniforme e in un quadro normativo semplificato. Visto il ruolo dell'Italia in questi negoziati, chiediamo al governo italiano di favorire il progresso dei lavori e chiediamo un incontro per esporre la nostra posizione", concludono. Il documento ha raggiunto oltre 50 adesioni.
Tra i firmatari Mauro Fontana, presidente Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile. "Noi ci siamo aggregati e stiamo sponsorizzando questo documento in cui chiediamo al governo italiano di sostenere questa direttiva perché, a nostro avviso, è importante dare un segnale di attenzione a tutti questi aspetti della sostenibilità, in particolare quelli etico-sociali", commenta Fontana all'Adnkronos ricordando che la direttiva "andrà in discussione ancora domani a Bruxelles" dopo che in precedenza "non era stata raggiunta l'intesa perché c'erano alcune Nazioni che erano scettiche e si opponevano alla firma finale di questo documento". "E' chiaro che c'è dietro un movimento di sensibilità che sta crescendo perché la prima versione era stata firmata il 7 marzo e da allora diverse aziende e diverse Ong si sono allineate e hanno firmato il documento. Riteniamo pertanto importante che anche il governo italiano sostenga questo passo avanti nella gestione della filiera dal punto di vista etico-sociale", aggiunge.