Negli ultimi tre anni sono stati realizzati 4.580 interventi nelle aree a rischio, ma solo il 5,3% riguarda l'adeguamento antisismico. Di questo passo, avverte Legambiente, "per mettere in sicurezza le scuole italiane situate nelle aree più a rischio del Paese ci vorranno oltre cento anni. Un arco di tempo inaccettabile e preoccupante se si pensa che in Italia sono ben 19.000 gli edifici scolastici italiani, su 43.072 presenti sul territorio nazionale, che si trovano in comuni a rischio sismico 1 e 2, come ad esempio Amatrice e L’Aquila".
La denuncia di Legambiente arriva alla vigilia di 'Nontiscordardimé - Operazione scuole pulite', la giornata nazionale di volontariato ambientale sulla vivibilità degli edifici scolastici in programma il 17 e 18 marzo in tutta Italia e che l’associazione ambientalista quest’anno dedica alle comunità scolastiche dell’Italia centrale colpite dal terremoto.
"Un modo per stare vicino a questi territori e per ribadire che nel nostro Paese le scuole continuano ad essere poco sicure e che le riqualificazioni procedono troppo a rilento, a passo di lumaca - spiega Vanessa Pallucchi, responsabile scuola e formazione di Legambiente - Nonostante gli ingenti fondi stanziati, negli ultimi tre anni su 9.425 interventi realizzati sugli edifici scolastici, 4.580 (circa il 49%) hanno riguardato quelli posti nelle zone sismiche 1 e 2. Di questi solo 243 (5,3%) hanno riguardato interventi di adeguamento antisismico nei Comuni a maggior rischio, e 98 (2,1%) quelli per nuove edificazioni".
"Secondo le stime di Legambiente - continua - calcolando che le scuole costruite prima della normativa antisismica sono circa il 65% e considerando che nell’arco di un triennio nelle scuole situate nelle aree più a rischio sono stati realizzati solo 341 interventi (di cui 243 di adeguamento antisismico e 98 nuove edificazioni), di questo passo per mettere in sicurezza gli edifici scolastici, situati nei Comuni a rischio sismico 1 e 2 e costruiti prima del '74, ci vorrà oltre un secolo".
Per questo Legambiente con la 19esima edizione di 'Nontiscordardimè - Operazione scuole pulite' invita tutti, alunni, genitori, insegnanti e volontari, a mobilitarsi per rendere gli edifici scolastici più gradevoli e vivibili attraverso piccoli lavori di riqualificazione e la creazione di murales, disegni, orti in cortile.... Ad oggi si sono iscritti al weekend di volontariato oltre 1300 classi.
"In Italia - dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - gli interventi di adeguamento sismico ed energetico non sono una priorità, come è preoccupante che manchi un’analisi della situazione di rischio delle scuole e una regia nazionale sugli interventi. Per questo in occasione di Nontiscordardimé chiediamo che venga avviato al più presto un piano di messa in sicurezza di tutte gli edifici nelle aree 1 e 2 a rischio sismico, che venga definita una regia nazionale che concentri qui le risorse che oggi si disperdono in mille rivoli e che si completi l'anagrafe scolastica".
Per accelerare la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico, l’associazione ambientalista chiede inoltre di ridurre e semplificare le linee di finanziamento per superare le difficoltà di accesso ai bandi e di realizzazione degli interventi; cambiare il ruolo della Struttura di missione per supportare i Comuni a superare i problemi di accesso ai bandi; coinvolgere l'Anac per individuare procedure efficaci e trasparenti e le Esco per coinvolgere risorse e imprenditori privati nel processo di riqualificazione.
Quest’anno a tutti coloro che parteciperanno alla campagna di Legambiente verrà chiesto di scattare delle foto e pubblicarle sui social network (facebook, instagram, twitter con i dati della scuola) utilizzando l’hashtag #nontiscordadimé17 e #scuolesicuresicurofuturo. Le foto saranno condivise sul profilo facebook di Legambiente Scuola Formazione e le prime 60 classi che pubblicheranno le foto più rappresentative, in occasione della giornata mondiale dell’acqua, il 22 marzo, riceveranno 30 'water bracelet'.
Si tratta di braccialetti elastici pensati per aiutare a far risparmiare questa preziosa risorsa: i bambini saranno invitati ad indossare il braccialetto e ad avvolgerlo intorno alla leva del rubinetto quando si lavano i denti. In questo modo ogni volta che la leva verrà alzata per aprire il rubinetto, l’elasticità del bracciale la riabbasserà interrompendo il flusso dell’acqua.