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Sanita': nazismo studio' impiego zanzare con malaria come arma biologica

Sanita': nazismo studio' impiego zanzare con malaria come arma biologica
13 febbraio 2014 | 18.47
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Tubinga, 13 feb. (Adnkronos Salute/Dpa) - Durante il nazismo in Germania fu valutata anche la possibilità di usare zanzare portatrici di malaria come arma biologica contro le forze alleate. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista 'Endeavour', firmato dall'esperto di evoluzione dell'università di Tubinga, Klaus Reinhardt.

Un gruppo di ricercatori, che al Waffen-SS Entomological Institute annesso al campo di Dachau aveva il compito di debellare il tifo o le pulci, aveva studiato anche le modalità per estendere la vita delle zanzare anofele in modo da poterle trasferire, senza nutrimento, in territorio nemico. L'istituto di Dachau era stato istituito direttamente dal capo delle SS Heinrich Himmler nel 1942. Fra le diverse ricerche avviate vi era anche quella che prevedeva l'infezione di prigionieri del campo con la malaria nel quadro di una ricerca guidata da Claus Schilling.La ricerca di Reinhardt si basa sugli appunti del direttore dell'istituto Eduard May, che raccomandava l'impiego di una specie particolare in grado di sopravvivere più di quattro giorni.

"May sapeva che qualcuno stava portando a termine esperimenti relativi alla malaria nel campo di concentramento, ma non è chiaro se se ne sia disinteressato volutamente o se invece non fosse autorizzato a entrare nel campo", scrive Reinhardt.

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