E’ terminata l’esperienza del test operativo realizzato dalla clinica mobile odontoiatrica che Anda, Associazione nazionale dentisti italiani, e Fondazione Ansi, insieme a Croce rossa italiana (Cri), Mentadent-Unilever, e Rotary International, avevano inaugurato a Roma il 3 maggio scorso. Lo studio medico è stato impiegato dal comitato Cri di Trento per assistere 38 pazienti provenienti da una struttura psichiatrica ucraina, ospiti del centro Cri di Levico Terme (TN). Lo comunica una nota congiunta diffusa da ‘Diritto alla prevenzione’.
Nella struttura mobile, dal 6 luglio scorso, grazie anche alla fattiva collaborazione del direttivo di Andi Trento e del suo presidente, dottor Tomaso Conci, sono stati visitati tutti i 38 ospiti del Centro Cri, ai quali sono stati effettuati alcuni screening per valutare gli interventi necessari. Di questi pazienti, 16 sono stati presi in cura poiché necessitavano di operazioni urgenti.
La struttura è un vero e proprio studio su ruote, lungo quasi 12 metri e largo 2,5 metri, attrezzato con le più moderne strumentazioni odontoiatriche, che permette di offrire un servizio di prevenzione e prima cura alle categorie più fragili. La clinica mobile è composta da 5 ambienti separati, dotati di illuminazione elettrica e luce naturale, ognuno dei quali accessibile per mezzo di porte scorrevoli: sala accettazione, servizi igienici, sala visite, sala odontoiatrica operativa, sala radiologica.
Le problematiche riscontrate sono legate allo stato di trascuratezza in cui i pazienti hanno vissuto: pessima igiene orale con conseguente perdita di numerosi elementi dentali per carie o malattia parodontale, carie ricorrenti, ascessi ed elementi non più recuperabili. La funzione masticatoria è risultata compromessa in tutti i soggetti visitati, anche a causa della perdita delle protesi mobili di cui erano dotati, dovuta al repentino abbandono della struttura ucraina in cui erano ricoverati.
Molteplici gli interventi che sono stati fatti: tra gli altri, sedute di igiene orale, otturazioni ed estrazioni. Infine, grazie alla collaborazione del responsabile medico del comitato di Trento della Cri, Francesco Mattedi, è stato effettuato un intervento chirurgico in sedazione profonda per la rimozione di due elementi gravemente compromessi. Grazie al sostegno e alla collaborazione dei colleghi odontoiatri volontari del Trentino, con il coordinamento di Andi Trento, i 38 pazienti potranno avvalersi di un’assistenza odontoiatrica continua, anche dopo il rientro dell’unità mobile odontoiatrica a Roma, tramite l’accesso alle strutture dei professionisti che hanno dato la disponibilità a continuare a prendersi cura dei rifugiati accolti nel centro Cri di Levico Terme.
Il progetto è stato presentato a Fdi (Federazione internazionale odontoiatri), che l’ha accolto come esempio virtuoso di odontoiatria mobile, e ne ha supportato lo sviluppo lodandone la capacità di garantire l’accessibilità al servizio odontoiatrico anche in quelle aree, o per quelle categorie di pazienti, difficili da raggiungere con mezzi tradizionali. Prossimamente verranno programmati interventi di cura e prevenzione primaria delle patologie odontoiatriche per persone fragili e pazienti vulnerabili (anziani, bambini, migranti, persone senza fissa dimora, braccianti, rom, sinti e camminanti).