"Non basta l'eccellenza dei medici, servono anche infrastrutture adeguate per convincere i siciliani a curarsi nella propria regione. Abbiamo pensato al pronto soccorso che deve essere adeguato alle esigenze. Per questo sono già stati stanziati i primi 30 milioni". Lo sottolinea l'assessore alla Sanità della Sicilia, Ruggero Razza, a Catania a margine di un convegno promosso dall'Associazione italiana scompensati cardiaci-Aisc. "Allo stesso modo - evidenzia - abbiamo avviato il piano per la salute digitale, investendo quasi 50 milioni di euro. Adotteremo il modello di Lazio e Puglia che hanno dimostrato di essere all'avanguardia".
Tuttavia "non è corretto guardare solo agli ospedali - precisa Razza - bisogna rivolgere attenzione anche al territorio. L'impegno che stiamo cercando di porre in campo è un impegno di programmazione. Avevamo individuato nei primi 6 mesi del 2018 il tempo per la valutazione della rete ospedaliera, la trasmetteremo tra fine di maggio e giugno. Su quell'atto si costruirà la rete della prevenzione sul territorio, che è una componente essenziale anche considerando la curva di invecchiamento della popolazione, a maggior ragione parlando di scompenso cardiaco. Il sistema sanitario deve essere in grado di prevedere le esigenze del futuro e per questo ci vogliamo attrezzare".
"Come Regione - conclude l'assessore - creiamo momenti di ascolto e sicuramente troveremo il modo di creare un tavolo anche con l'Aisc per trovare le soluzioni migliori".