"Costituire uno stimolo ulteriore per finalizzare l'importante lavoro portato avanti dalla Regione Siciliana per completare l'apertura dei centri regionali, dedicati allo scompenso cardiaco (Trapani e Agrigento sono le realtà che hanno bisogno di una maggiore accelerazione), e rendere possibile l'accesso alle cure in tutte le Unità operative di Medicina e Cardiologia delle aziende sanitarie, così come negli Ambulatori dello scompenso". Questo uno degli obiettivi principali dell'incontro promosso a Catania dall'Aisc.
La stessa Associazione italiana scompensati cardiaci fa sapere poi come "l'accreditamento del territorio, come nel caso delle case di cura private convenzionate, significa dare risposta non solo al paziente nella fase acuta, ma soprattutto seguire i pazienti cronici che necessariamente hanno bisogno di una capillarità di centri non lontani dal domicilio".
"Un'efficace presa in carico del paziente scompensato - conclude l'Aisc - rappresenta sempre più una scommessa per le Istituzioni anche alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione, e l'alleanza tra tutti gli attori quali specialisti, medici di medicina generale, infermieri, pazienti e caregiver ha dimostrato di essere la migliore soluzione per una gestione efficace".