Sono state oltre 13 mila le richieste di soccorso sanitario arrivate nei 6 mesi dell'Expo di Milano, tra chiamate al 112 o 118 e presentazioni spontanee agli ambulatori allestiti nel sito espositivo; una media di 73 al giorno, con picchi di 130 e punte minime di 50. Si chiude con questo primo bilancio l'impegno dell'Areu all'Esposizione universale.
Nei 6 mesi dell'evento, spiega la direzione dell'Azienda regionale emergenza urgenza, "abbiamo ricevuto e gestito con equipaggi e mezzi diversi (squadre a piedi e in bicicletta, ambulanze, auto mediche ed elettriche) 8.350 Sos arrivati alle postazioni 118 in via Drago sia dall'interno del sito espositivo che dalle aree limitrofe come la zona dei tornelli, le passerelle, i parcheggi di Expo. Una media di 45 al giorno. Richieste d’aiuto che hanno esitato in 7.250 interventi. A tutto questo si sommano poi gli oltre 5.100 pazienti che si sono presentati spontaneamente nei 3 ambulatori chiamati Punti di primo intervento, allestiti nel sito. In totale, dunque, le richieste di soccorso sanitario sono state circa 13.400. Un terzo per traumi, soprattutto bambini e ragazzi, e due terzi per eventi di tipo medico (affaticamenti, dolori e condizioni di anziani già malati)".
In 184 giorni gli operatori si sono trovati a fronteggiare giornate di attività più intensa: "Per esempio - racconta all’Adnkronos Salute il direttore sanitario di Areu, Marco Salmoiraghi - al sabato la quantità di richieste di soccorso era circa doppia rispetto agli altri giorni della settimana, più della domenica. Si può dire che l'andamento è sempre stato direttamente proporzionale al numero di visitatori presenti. E così i mesi che ci hanno messo più alla prova sono stati gli ultimi 2, settembre e ottobre".
I 3 Punti di primo intervento erano dotati di attrezzature per attività di emergenza, ma non per prestazioni diagnostiche di una certa complessità. E quindi, delle oltre 13 mila persone soccorse, spiega ancora la direzione di Areu, oltre 1.200 (una media di 7 al giorno) sono state accompagnate in ospedale, anche solo per ulteriori accertamenti, e di queste solo una minima percentuale è stata ricoverata.
Per quanto riguarda la gravità dei casi su cui gli operatori sono intervenuti, il 70% erano codici verdi già dall'inizio (oltre 5.500), il 29% codici gialli (oltre 2 mila). Circa 81 pazienti invece sono stati inquadrati come codici rossi in fase iniziale (0,8-0,9%), in alcuni casi rivalutati con una riduzione del codice di gravità dopo il trattamento immediato. Nessun paziente è deceduto all'interno del sito. Analisi più approfondite dei dati (in corso) permetteranno di conoscere l’esito dei casi gestiti negli ospedali dove è avvenuto il ricovero.
Quanto all'avamposto sanitario in centro città, la Guardia medica Icp 'Walk-in centre' di via Rugabella, dati aggiornati a fine settembre parlano di oltre 1.400 stranieri assistiti, provenienti da vari Paesi e in particolare da Usa, Francia, Germania, Spagna e Cina. In campo infine anche la rete delle 450 farmacie del capoluogo lombardo, per le quali alcune stime parlano di 35-40 mila stranieri 'serviti' e consigliati nell'arco dei 6 mesi. La Federfarma milanese sottolinea che un paziente straniero su 2 che si sono rivolti al poliambulatorio di via Rugabella vi sono stati indirizzati proprio dai farmacisti.
"Per noi - commenta Salmoiraghi - è stata un'esperienza unica, entusiasmante. Siamo riusciti a metterla in campo grazie all'enorme disponibilità del personale che opera in Lombardia nell'ambito del soccorso del 118, i medici, gli infermieri e i tecnici dipendenti delle aziende ospedaliere di tutte le province, il mondo del volontariato con i soccorritori. Tutti hanno aderito con grande responsabilità all'organizzazione complessa allestita in questi mesi".
Un impianto che "ha rispettato le previsioni che con fatica erano state calcolate all'inizio, quando non si poteva avere la certezza di alcuni parametri, compreso il meteo che ci ha messo a dura prova soprattutto durante il mese di luglio". La carta vincente, fa notare Salmoiraghi, "è stata la flessibilità, la capacità di adattarsi al variare delle condizioni e del numero dei visitatori che si avevano nel sito. C'è stata una grande collaborazione che fin da subito siamo riusciti a stabilire con l'organizzazione di Expo".
Il commissario Giuseppe Sala ha inviato al Dg di Areu un videomessaggio che sarà reso noto durante l’evento Areu in programma il 27 novembre a Palazzo Lombardia. La macchina messa in moto per vigilare sulla salute dei visitatori dell'evento milanese è finita anche sotto la lente di chi organizzerà la prossima Esposizione universale a Dubai. "Ci sono già stati dei confronti", conferma Salmoiraghi.