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MsmLab: coinvolgimento Regioni strategico in sclerosi multipla

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06 giugno 2019 | 14.11
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Dal ruolo chiave della figura professionale dell'infermiere al coinvolgimento dei referenti regionali della Sin (Società italiana di neurologia), fino all'analisi di metodi e contenuti dei Pdta (Percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali), con l'obiettivo di supportare i processi di integrazione tra i servizi ospedalieri e territoriali: questi i principali risultati per il biennio 2018-2019 di MsmLab (Multiple Sclerosis Management Lab), il primo laboratorio di management che - partendo dalla sclerosi multipla - sostiene la riflessione sui modelli di gestione della cronicità ad alta complessità.

Si è svolto oggi a Milano l'evento di chiusura della terza edizione del progetto, frutto di una partnership nata nel 2013 tra Sda Bocconi e Biogen Italia con il patrocinio della Sin. L'incontro ha riunito neurologi, infermieri, farmacisti e direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie, per riflettere sui modelli di gestione della sclerosi multipla nei diversi contesti regionali del Paese, provando a generalizzare approcci, strumenti e modelli di offerta per migliorare la qualità delle cure.

"La sclerosi multipla rappresenta un efficace banco di prova per la condivisione di esperienze e la messa a punto di nuovi percorsi di management a livello assistenziale - ha sottolineato Gianluigi Mancardi, presidente Sin e membro dello steering committee di MsmLab - iniziando dai centri specializzati nella cura delle prime fasi di malattia, fino alle fasi più tardive e croniche, dove i centri devono collaborare con il territorio".

Il progetto, infatti, dopo un'attenta analisi che ha rivelato differenze tra le regioni italiane nella gestione della malattia, punta a sanare le carenze a migliorare il servizio in un'ottica nazionale.

"Abbiamo ad esempio notato - ha evidenziato Mancardi - che Lazio e Veneto gestiscono i servizi per la malattia con un modello 'Hub and Spoke', mentre in altre regioni, come ad esempio la Lombardia, prevale la rete orizzontale, una dimensione più collaborativa tra i diversi centri".

"Msm Lab è nato con lo scopo di mettere in comunicazione i clinici coinvolti nella cura della sclerosi multipla con le loro istituzioni, in modo che tutte le complessità relative alla gestione della malattia potessero trovare risposte in termini di gestione - ha ricordato Cristina Negrini, direttore Market Acces Biogen Italia - Poi nel tempo questo modello interdisciplinare si è rivelato un modello si successo, tanto che si è deciso di estenderlo ad altre patologie".

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