“Il linfoma a grandi cellule B colpisce i linfonodi, che come prima cosa si ingrossano. Si può ingrossare anche la milza e, quando è molto grossa, deborda dall'arcata costale spingendo lo stomaco verso l’alto e dando segni di pienezza gastrica e tensione addominale. Per questo è importante rivolgersi al medico”. Lo ha spiegato Roberto Cairoli, direttore della struttura complessa di Ematologia Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano, a margine della presentazione della campagna di informazione diretta al grande pubblico sul linfoma a grandi cellule B (Dlbcl), il linfoma più frequente della famiglia dei linfomi non Hodgkin, firmata da Sobi, azienda farmaceutica svedese dedicata alle malattie rare, con il patrocinio delle associazioni La Lampada di Aladino Ets e l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma (Ail).