“L'epatite cronica delta (HDV) è la forma più aggressiva che conosciamo di tutte le forme di epatite cronica virale. Italia ci sono circa tra 6 e 10 mila soggetti anti delta positivi. La priorità assoluta è che i colleghi epatologi, i colleghi infettivologi o in generale i medici si ricordino di scrinare qualunque soggetto HBSG positivo, con un test per gli anticorpi ad antiepatite delta. Dal 2020, in Europa abbiamo un nuovo farmaco che ha rivoluzionato il rapporto col paziente e sta rivoluzionando anche la qualità di vita del paziente”. Così Pietro Lampertico, professore di Gastroenterologia, università degli Studi di Milano e direttore Unità di Gastroenterologia ed epatologia, policlinico di Milano nell'ambito del Congresso AISF, presso il Centro Congressi Auditorium della Tecnica.