"E' stato il completamento della mia terapia", ha raccontato l'uomo al traguardo
Ha tagliato il traguardo Carlo Banchelli, il paziente dell'Immunoterapia oncologica dell'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena di Siena appena arrivato a Santiago di Compostela dopo aver percorso a piedi oltre 900 km. L'uomo era partito dalla Toscana lo scorso 3 maggio per "affrontare una nuova sfida - aveva detto alla partenza - dopo aver sconfitto il cancro, un melanoma metastatico, grazie alle cure sperimentali ricevute all'ospedale di Siena".
A questo determinato signore di Prato, infatti, era stata data un'aspettativa di vita di tre mesi, ma dopo circa un anno di cure a Siena sono scomparse le metastasi e la malattia. Ha quindi scelto di rendere pubblica la sua vicenda personale e percorrere il Cammino di Santiago anche in ricordo di un suo caro amico che, purtroppo, non ce l'ha fatta. Durante tutto il Cammino è rimasto in contatto continuo con l'èquipe del reparto, con l'oncologa Annamaria Di Giacomo che lo ha seguito, e lo psico-oncologo Ivan Parla che lo ha incoraggiato e supportato.
"Non so se è una mia sensazione o è la verità ma sento che il Cammino è stato il completamento della mia terapia - ha raccontato Banchelli raggiunto al telefono al momento dell'arrivo - Mi sono messo in fila per entrare nella Basilica e ricevere la pergamena con le credenziali e lasciare la lettera del mio amico che, purtroppo, non ce l'ha fatta. Anche se oramai è troppo tardi, eravamo d'accordo di lasciarla comunque. E' stato un turbine di ricordi e non riuscivo più ad uscire da quella Basilica. Infine, ho rimesso lo zaino in spalla in direzione Finisterrae per concludere così questa straordinaria esperienza".
Durante il percorso, l'uomo ha indossato la maglia della onlus 'Aquattromani', che aiuta i pazienti in cura nel reparto di Immunoterapia oncologica e la sua storia ha destato l'interesse e la curiosità di molti pellegrini incontrati durante quest'esperienza.