“La campagna di screening è nata con un ritardo di quasi due anni e ad oggi non tutte le regioni hanno deliberato e recepito questa delibera. Alcune l'hanno recepita ma non attuata. E' importante espandere le classi di età e fare una campagna di informazione e di awareness. Oggi abbiamo terapie efficaci al 100% e non ne parla nessuno. Nell'epatite C uno screening generale in quattro anni ripagherebbe i soldi investiti per fare lo screening, per ospedalizzazioni, malattie ed eccessi evitati. Bisogna spostare l'idea dalla spesa in sanità all'investimento in sanità”. Lo ha detto Stefano Fagiuoli, direttore Uc di Gastroenterologia, epatologia e trapiantologia Asst Papa Giovanni XXIII, Bergamo e del dipartimento di Medicina, università Milano Bicocca, a margine del Congresso AISF sulle epatiti virali presso il Centro Congressi Auditorium della Tecnica di Roma.