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Consulcesi Club, webinar e guida per riconoscere e tutelarsi da demansionamento

Per supplire a carenza di organico i professionisti svolgono mansioni di inquadramento inferiore rispetto al contratto

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15 luglio 2024 | 12.44
LETTURA: 4 minuti

Spesso presentato come una situazione 'momentanea e straordinaria', il demansionamento finisce per diventare una routine e i professionisti sanitari non sanno come tutelarsi. Per esaminare risvolti legali e possibili azioni da intraprendere - si legge in una nota - Consulcesi Club ha realizzato la Guida 'Demansionamento sul lavoro: guida legale per tutelarsi', scaricabile online, che raccoglie l'expertise dei propri consulenti legali che, da anni, affrontano la tematica e ricevono richieste sul tema dai membri Club. Con la costante carenza di personale sanitario - mancano 104mila medici (Anaao Assomed), oltre 200mila infermieri (Nursing Up) e 70mila operatori socio sanitari (Migep) - per assolvere i compiti necessari e garantire ai pazienti il trattamento migliore anche in emergenza, si è arrivati alla cronicizzazione del fenomeno. La Guida è stata resa disponibile in occasione del webinar 'Demansionamento professionale: diritti e tutele per i professionisti della sanit' - disponibile sul sito di Consulcei Club - che ha visto, tra gli ospiti: Silvestro Giannantonio, responsabile comunicazione della Federazione Ordini professioni infermieristiche (Fnopi); Francesco Del Rio, avvocato Consulcesi Club; Federico Fontana, psicologo del lavoro, e Simona Gori, responsabile Consulcesi Club.

Il demansionamento è l'assegnazione del lavoratore a compiti e mansioni comprese in un livello di inquadramento inferiore rispetto a quello contenuto nel proprio contratto di lavoro individuale. In situazioni di carenza di organico, "i sanitari, sia medici che infermieri - conferma Del Rio - vengono spesso chiamati a supplire deficienze strutturali svolgendo mansioni incompatibili con il loro livello professionale. E' un problema molto sentito sia nel settore pubblico che privato, se svolto in maniera prevalente ed assorbente può portare alla richiesta di un risarcimento". I medici suppliscono così a compiti prettamente infermieristici e, a loro volta, gli infermieri si ritrovano a svolgere funzioni di operatori socio sanitari (Oss) nella gestione delle attività igienico-alberghiere del paziente.

E' proprio il target delle professioni infermieristiche quello più colpito dal demansionamento, che rappresenta un grande ostacolo a quella formazione sempre più specialistica per cui gli Ordini professionali da tempo si battono. Nel webinar e nella Guida Consulcesi Club un focus è dedicato agli infermieri e alle conseguenze di un demansionamento prolungato, condizione che, anche dal punto di vista psicologico, ha forti effetti sul lavoratore. Stress, frustrazione, rabbia e sindrome da burnout - informa la nota - sono tra le più riscontrate dagli psicologi del lavoro, che lo psicologo del lavoro ha esaminato con dovizia durante il webinar.

"I sanitari reagiscono al demansionamento con la sindrome da burnout - spiega lo psicologo Fontana - una manifestazione che porta ad ansia, disturbi del sonno, depressione, demotivazione, cinismo, oltre che a disturbi gastrointestinali, rabbia, frustrazione. Il motivo è nel fatto che lavorano con utenze difficili, i pazienti. In più, in contesti organizzativi difficili, con turni lunghi, senza riposo e carenze di personale". Sono effetti sulla salute mentale che entrano anche in tribunale, quando si raccolgono le prove.

Nella Guida e nel webinar Consulcesi Club i passaggi da seguire se si è vittima di demansionamento, per tutelarsi, precostituendosi correttamente gli elementi di prova del danno da dequalificazione professionale. "E' importante fornire delle prove solide - sottolinea l'avvocato Del Rio - in quanto il danno da demansionamento non è automatico e la sua prova deve essere data con allegazione di presunzioni precise, gravi e concordate su qualità e quantità dell'attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità rivestita, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo l'avvenuta dequalificazione ed i solleciti rivolti ai superiori per lo spostamento a mansioni più consone". Per questo si chiariscono, inoltre, le differenze con il fenomeno del mobbing, con un punto di attenzione su come distinguere le due situazioni.

"Consulcesi Club - evidenzia Gori - è pensato per rispondere a tutte le necessità del professionista della salute" e mette a disposizione dei suoi utenti consulenze legali illimitate e specializzate non solo su demansionamento, ma anche su tante altre tematiche legate al mondo sanitario. "La soluzione Consulcesi Club - aggiunge - offre al sanitario tutela legale ed assicurativa, un catalogo di oltre 300 corsi Ecm accreditati per la propria formazione, contenuti di approfondimento ritagliati sulla singola professione - guide, webinar ma anche podcast, video, ebook, infografiche, da vedere e rivedere - risorse e convenzioni per facilitare la vita personale e lavorativa", oltre all'innovativo "'Elenco professionisti sanitari', una rete digitale - conclude Gori - che aumenta la visibilità dell'utente e crea contatti di alto valore professionale".

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