Una dieta sana, ma "senza costrizioni", per migliorare la qualità della vita delle persone con anemia da malattia renale cronica. E guadagnare 'buoni' anni di vita, senza dialisi. "E' possibile con un'adesione costante da parte del paziente. Abbiamo dati scientifici consolidati che lo confermano", come ha spiegato Antonio Santoro, direttore del comitato scientifico Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto) nel corso dell'evento 'Convivio la ricetta per convivere con l’anemia da malattia renale cronica', patrocinato da Aned Onlus, con il contributo incondizionato di Astellas Pharma. (Speciale)
Un incontro che si inserisce nella campagna di sensibilizzazione sull’anemia da malattia renale cronica, promossa da Aned già a fine 2020, che è proseguita sui canali social dell’associazione e che si pone l’obiettivo di far conoscere questa patologia, molto diffusa ma spesso ancora poco nota. L’alimentazione "sana e senza costrizione", filo conduttore di tutto l’evento, è stata protagonista principale della parte pratica del Convivio che ha fatto seguito alle informazioni sulla sua diagnosi, sui comportamenti corretti da adottare, in particolar modo quello alimentare. In diretta dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, infatti, la chef Carol Povigna, supportata scientificamente da Andrea Pezzana, direttore della struttura di Nutrizione Clinica della Asl di Torino, ha realizzato una ricetta tratta da 'Un’alimentazione sana che ti sia amica', un libro in cui hanno raccolto le corrette indicazioni dietetiche per i pazienti nefropatici.
I partecipanti all’evento hanno avuto la possibilità, anche se da remoto, di essere coinvolti nella preparazione di una ricetta - tagliatelle ai carciofi con lavanda - e avere consigli dietetici mirati. Ad esempio gli alimenti più indicati (il pollo, alcuni legumi come le lenticchie e i ceci, o verdure come il cavolfiore e il porro) e quelli invece da evitare, come il riso integrale, i pomodori, i formaggi stagionati o le carni lavorate, solo per citarne alcuni.
In Italia ci sono oltre 2 milioni di pazienti affetti da insufficienza renale cronica e l’anemia è una complicanza frequente, che può essere sviluppata da 1 paziente su 5 con conseguenze notevoli sulla qualità di vita. Nonostante questo, c’è ancora scarsa informazione sull’associazione tra queste due patologie, e in particolare sulla possibilità di ricorrere a una gestione multidisciplinare per migliorare le condizioni e ritardare la loro progressione.
Consapevolezza e tempestività sono le parole chiave per Giuseppe Vanacore, presidente Aned che, per quanto riguarda la dieta, tiene a sottolineare che deve trattarsi di un'alimentazione sana ma 'senza costrizioni', che possa essere inserita in uno stile di vita 'sostenibile': "Quando i reni di una persona si ammalano, la sua vita cambia. Negli stadi più gravi - spiega - si associano spesso altre patologie tra le quali l’anemia renale, talvolta diagnosticata in ritardo. Eppure, lavorando sulla consapevolezza possiamo accorgerci in tempo della malattia e intervenire tempestivamente. Abbiamo scelto di parlare di questa patologia attraverso il cibo - conclude - perché, oltre a far parte delle nostre vite sotto diversi aspetti, il cibo in questo caso è soprattutto prevenzione e cura".