La riduzione delle liste d'attesa passa attraverso l'analisi dei bisogni descritti dai sistemi informativi sanitari. L'indicazione emerge dal corso di alta formazione organizzato a Casamassima (Bari) dalla Lum School of Management in collaborazione con Aress Puglia e con il contributo di Novartis. Se i recenti dati Rbm-Censis dipingono un quadro poco confortante, con 19,6 milioni di italiani che nell'ultimo anno, per almeno una prestazione sanitaria, hanno dovuto rivolgersi alla sanità a pagamento per i lunghi tempi del Servizio Sanitario Nazionale, un modello per invertire la tendenza esiste.
"L'analisi del bisogno ci consente di riconoscere la mancanza di salute nella nostra popolazione per dare risposte tempestive e immediate ai nostri cittadini - spiega la dirigente del Servizio Analisi della domanda e dell’offerta sanitaria e valutazione epidemiologica delle dinamiche relative di Aress Puglia Lucia Bisceglia - qui in Puglia facciamo affidamento ai nostri sistemi di sorveglianza epidemiologica come i dati di mortalità e i dati nel nostro registri tumori e malformazioni, che fanno parte di un ricchissimo sistema informativo sanitario. La dimensione del bisogno può essere esplorata sotto diversi punto d vista. Uno è quello della rimozione dei fattori di rischio. Una volta capito il bisogno di rischio è possibile stimare il bisogno di prestazioni, sia di tipo diagnostico che assistenziale e pertanto riorganizzare il sistema di offerta in corrispondenza".