Il senatore all'evento per Giornata nazionale dedicata alla patologia, 'provvedimenti per migliorare qualità vita, clinica e ricerca'
"Mi piacerebbe costituire un Intergruppo parlamentare per le patologie autoimmuni, per guardare a queste patologie dalle più diverse sfaccettature", dal punto di vista "medico e relazionale. Mi farebbe piacere se potessimo percorrere insieme la strada dell'Intergurppo per produrre anche sul piano istituzionale qualche provvedimento per facilitare l'attività di medici e ricercatori, oltre a migliorare la qualità di vita di queste persone". Così il senatore Ignazio Zullo, membro della X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, intervenendo questa mattina in occasione della Giornata nazionale dell'alopecia areata, che si celebra oggi, 3 ottobre, alla conferenza stampa organizzata dalle principali associazioni dei pazienti (Aipaf, Anaa e Anmaa), in collaborazione con Fb&Associati, a cui hanno partecipato i rappresentati delle società scientifiche (Adoi e Sidemast) e delle istituzioni.
Questo "è un evento che rappresenta, a mio giudizio - sottolinea Zullo - la bontà della politica e predispone a un ascolto diffuso che mette insieme parti politiche, chi soffre e chi lavora sul campo per lenire le sofferenze" dei pazienti, che sono sul piano "psicologico e relazionale. Le persone si sottraggono infatti anche dalla sfera relazionale", per la perdita dei capelli.
"Quando mi sono laureato in Medicina - ricorda il senatore - si parlava di patologia da stress e non di autoimmunità, ma oggi abbiamo nuove terapie e dobbiamo utilizzarle. Ringrazio Zaffini, il presidente della Commissione Sanità", che ricorda come le parrucche - il cui acquisto "è difficile da sostenere per i pazienti" - possano essere un aiuto nell'affrontare la patologia. Ma l'auspicio è che "la ricerca medica possa migliorare e lenire la malattia. Bisogna però associare anche un sostegno psicologico", lavorare sull'autostima, "una componente molto importante nella vita di una persona. Su questo - conclude - dobbiamo concentrare i nostri forzi".