Il dato riferito da Gianluigi Mancardi, presidente Sin (Società italiana di neurologia) e membro dello steering committee di MsmLab
"L'Italia ha 230 centri per il trattamento della sclerosi multipla. Sicuramente una ricchezza, ma è un servizio con delle lacune: ad esempio c'è il 30% dei pazienti che, essendo affetto da grave disabilità, non frequenta i centri". Così Gianluigi Mancardi, presidente Sin (Società italiana di neurologia) e membro dello steering committee di MsmLab, è intervenuto a Milano a margine dell'evento conclusivo della terza edizione del Multiple Sclerosis Management Lab, laboratorio sui modelli di gestione della sclerosi multipla nelle regioni al fine di migliorare la qualità delle cure. Un progetto frutto di una partnership nata nel 2013 tra Sda Bocconi e Biogen Italia, con il patrocinio della Sin.
"Diventa dunque fondamentale andare sul territorio - ha spiegato Mancardi - e per questo abbiamo coinvolto i neurologi territoriali che, in certe aree del Centro-Sud, fanno un lavoro importante e che hanno contribuito alla raccolta e all'analisi dei dati relativi a ricoveri e prestazioni ambulatoriali".
"Nei prossimi mesi - ha sottolineato l'esperto - vareremo un progetto pilota nella provincia di Catania, una collaborazione tra ospedale e università sul territorio, con i medici di medicina generale e i neurologi, proprio per superare questa assenza di assistenza specialistica in pazienti che non possono frequentare i centri".