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Ricostruzione: Passera, servono più misure straordinarie

Ricostruzione: Passera, servono più misure straordinarie
24 aprile 2020 | 17.34
LETTURA: 8 minuti

Non si stanno usando abbastanza le modalità straordinarie”. In Italia, dove servono misure capaci di assicurare la “resistenza finanziaria” di famiglie e imprese, e in Europa, dove “deve prevale la capacità e il coraggio” di tutti di “guardare al proprio interesse: tornare a crescere come una unica area economica”. Corrado Passera, fondatore e Ceo di Illimity, durante un’intervista del ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia, parla della ripartenza del Paese, facendo riferimento anche al piano ‘ReopenItaly’, un’agenda aperta che ha lanciato per superare l’emergenza sanitaria e quella economica. Si regge su “quattro ruote: il controllo del contagio, le strutture sanitarie e assistenziali, la finanza d’emergenza per famiglie e imprese, il rilancio economico”. (continua a leggere)

Ricostruzione: De Masi, il vero criterio keynesiano è rimboccarsi le maniche

“Ci siamo ritrovati nello smart working come naufraghi, come persone che non hanno deciso nulla. E invece potevamo decidere”. Secondo il sociologo e professore emerito dell’Università Sapienza di Roma Domenico De Masi l’Italia ha potuto finalmente sperimentare largamente lo smart working, tema su cui si è concentrata la sua ricerca negli ultimi decenni. Il professore è stato ospite del ciclo di incontri Ricostruzione di Fortune Italia. (continua a leggere)

Crescono del 600% le consegne di farmaci a domicilio

Non solo food, cresce anche l’home delivery farmaceutico e a testimoniarlo è il report sul primo trimestre 2020 di Pharmap, che offre il servizio di consegna a domicilio dei farmaci. La crescita dell’home delivery dei farmaci è coerente con quella registrata dal mercato farmaceutico online, che ha raddoppiato le vendite nei mesi dell’emergenza Covid-19. Pharmap ha registrato una crescita ancora più accelerata per quanto riguarda i servizi digitali di home delivery, pari al +600% rispetto alle richieste di consegna registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. (continua a leggere)

Catene whatsapp giù del 70% con i nuovi limiti

Un limite a quelle fastidiose catene di messaggi inoltrati via WhatsApp, spesso veicoli di pericolose fake news. Lo ha imposto qualche settimana fa il social di messaggistica di proprietà di Facebook, ed ha sortito buoni risultati: secondo i dati del servizio, i messaggi inoltrati in massa sarebbero diminuiti globalmente del 70%, per i circa 2 miliardi di utenti che il social conta in tutto il mondo. (continua a leggere)

Coronavirus: l'Europa, il tempo che passa e i proclami

Come era prevedibile, una nuova tappa interlocutoria. La riunione del Consiglio europeo serve a mettere insieme una serie di buoni propositi ma le decisioni vere, a partire dalla consistenza del Recovery Fund e la modalità per finanziarlo, restano tutte da prendere. I toni e i proclami del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sono giustificati dalle necessità di comunicazione. Ma la realtà, purtroppo, è ancora segnata da divergenze e negoziati difficili da condurre. Di concreto c’è l’assunto che il Recovery Fund sia “necessario e urgente” per fronteggiare la crisi innescata dal Coronavirus. Vuol dire tutto e niente. E’ un’affermazione di principio che va interamente riempita di contenuti. (continua a leggere)



Coronavirus, come cambia il lavoro secondo Adecco

Un nuovo mondo. Migliore o peggiore non è dato di sapere, ma pensare di approdare nelle terre del post coronavirus e tornare ai paradigmi del passato è pia illusione. Adattarsi al nuovo, essere flessibili, cogliere le nuove istanze e dare risposta rapida e certa sono le chiavi per la sopravvivenza. Magari per il successo. Si vedrà, domani. La tragedia sanitaria e il lockdown conseguente hanno messo a nudo quali specie (di business) sono destinate alla sopravvivenza e quali subiranno una selezione di darwiniana memoria. Lo spiega a Fortune Italia Andrea Malacrida, country manager di The Adecco Group Italia, evidenziando che i settori che hanno manifestato in questi ultimi due mesi un picco di richieste sono state, ma era facile immaginarlo, le professioni in ambito sanitario. (continua a leggere)

Coronavirus, 5 proposte per aiutare le startup

L’associazione delle startup italiane Italia Startup, si rivolge al governo con una lista di cinque proposte da attuare con urgenza per far fronte alla crisi che sta investendo le imprese innovative. Promuovere un fondo di Venture Debt convertibile, con dotazione addizionale di 1 miliardo di euro; estendere la garanzia statale al 100% per prestiti a startup e pmi innovative; liquidare rapidamente i crediti in R&D e IVA delle startup e delle imprese innovative; emettere voucher per l’insediamento e l’accelerazione di startup presso parchi scientifici, acceleratori e incubatori italiani; innalzare al 50% (dal 30%) lo sgravio fiscale per persone fisiche e giuridiche che investono in imprese innovative italiane. (continua a leggere)

Coronavirus, Gaudioso: serve intervento sulla sanità territoriale

Dalla sospensione delle vaccinazioni e degli screening oncologici, “una vera e propria assurdità”, alla telemedicina, “se ne parla da 20 anni ed è lì bloccata per intoppi burocratici”, in questo momento di emergenza “bisogna fare un investimento strategico sulla sanità territoriale che è stata abbandonata”. Così il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, in un’intervista per il ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia, fa il punto su ciò che non ha funzionato nell’emergenza Covid-19, e sulle linee di intervento che andrebbero attivate nell’immediato. “Quando c’è un’emergenza nazionale hai bisogno di un coordinamento efficace, lineare e immediato”. La frammentazione del Servizio sanitario nazionale, in questa fase di emergenza, “non ha funzionato”. (continua a leggere)

Il Coronavirus taglierà anche i dividendi?

La crisi provocata dalla serrata mondiale contro il coronavirus, il crollo dei prezzi del petrolio, i mercati in sofferenza stanno avendo un impatto notevole sulla crescita economica e sulla liquidità delle aziende. Molte società nei settori più colpiti come turismo e ospitalità, trasporto aereo e vendite retail potrebbero dover tagliare o sospendere il pagamento dei dividendi per un periodo per preservare le loro risorse di liquidità e la sopravvivenza dei loro business. È lo scenario tratteggiato dall’analisi di Rory Bateman, Head of Equities, di Schroders, che si concentra sul mondo britannico ma offre spunti validi per le grandi aziende di tutto il mondo. (continua a leggere)

Ricostruzione, Taisch: Industria 4.0 chiave per riaprire aziende

“Quello che stiamo vivendo in queste settimane con lo smart working ci sta facendo capire come la digitalizzazione sia una strada che ci aiuta a lavorare meglio. Anche nel mondo delle fabbriche sarà quel vantaggio competitivo che le imprese potranno godere per rilanciare la produzione e ripartire più velocemente”. Marco Taisch, professore del Politecnico di Milano e presidente del Competence Center del Polimi, lo dice durante l’intervista per il ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia. (continua a leggere)

Ricostruzione, Carnevale Maffè: dal governo risposta insufficiente

Le imprese hanno bisogno di altro. Come dimostrano anche le risposte messe in campo altrove. Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore associato della SDA Bocconi School of Management, lo sostiene durante un’intervista per il ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia. Rispetto all’operato del governo, non usa giri di parole: “Insufficiente, impreciso, tardivo, inadeguato”. L’economista evidenzia “responsabilità purtroppo molto gravi da parte delle istituzioni italiane” nel “non aver saputo capire il problema, nel non aver saputo preparare le imprese e i cittadini e nel non aver saputo gestire l’emergenza”. Senza dubbio, “una valutazione assolutamente insufficiente”. (continua a leggere)

Ricostruzione, La Camera: possibile sviluppo realmente sostenibile

Ora è possibile “una ricostruzione che guardi al futuro”. Francesco La Camera, direttore generale di Irena, l’agenzia internazionale per le energie rinnovabili, durante un’intervista per il ciclo ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia, guarda oltre l’emergenza Coronavirus. La priorità, dice, è coniugare la risposta nel breve termine con gli obiettivi di medio e lungo termine. La premessa è che “l’economia è in ginocchio”. Basta considerare, ricorda, che “l’Ocse stima un impatto pari al 2% del Pil per ogni mese di chiusura”. L’uscita dalla crisi può rappresentare però anche una opportunità. “Anche se provo una certa timidezza a parlare di opportunità di fronte a quello che sta succedendo”, c’è da dire che “da queste rovine il percorso in accelerazione sarà fortissimo”. (continua a leggere)

Coronavirus, il food&beverage tra i settori più colpiti

Tra i settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus c’è il food and beverage. Si è misurato (e si misurerà) con il brusco calo del flusso turistico nelle città e che ha dovuto da subito chiudere i battenti al pubblico lasciando aperto, in alcuni casi, solo il delivery. A preoccupare gli imprenditori è soprattutto il pagamento degli stipendi per i propri dipendenti. (continua a leggere con il link all'articolo)

Ricostruzione: Nicastro, vogliamo dare credito alle piccole imprese

Roberto Nicastro è un banchiere con una lunga esperienza. Vice presidente di Ubi Banca, presidente delle quattro ‘Good banks’ (Chieti, Etruria, Ferrara, Marche), prima ancora direttore generale di Unicredit. Oggi, vuole mettere la sua profonda conoscenza nel settore del credito al servizio di una nuova mission. Ne parla in un’intervista per il ciclo di incontri ‘La Ricostruzione’ di Fortune Italia. Con lui affrontiamo uno dei temi centrali di questa emergenza: come portare liquidità, e quindi finanziamenti, anche alle piccole e piccolissime imprese. Ha appena lanciato una nuova fintech dedicata, che sarà sul mercato entro la fine del 2020. Ha investito denaro, cercato e trovato altri investitori, e scelto un management che sta iniziando a lavorare. “L’obiettivo è quello di fare una banca dedicata, nativamente digitale, che possa rivolgersi alle partite Iva e alle imprese sotto i 10 mln di fatturato”. La sfida è lanciata e ora l’obiettivo è arrivare il prima possibile sul mercato. (continua a leggere con il link all'articolo)

(Fortune Italia)

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