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Voto su Di Maio

Il vicepremier: "Ho il diritto di sapere cosa pensate del mio operato". Votazioni su Rousseau dalle 10 alle 20 del 30 maggio. La domanda: 'Confermi Luigi Di Maio come capo politico M5S?'. Paragone: "Mi dimetto". Parla il parroco del ministro del Lavoro

Luigi DI Maio (IPA/Fotogramma)
Luigi DI Maio (IPA/Fotogramma)
29 maggio 2019 | 10.17
LETTURA: 5 minuti

Luigi Di Maio si mette in gioco. "Non sono mai scappato dai miei doveri e se c’è qualcosa da cambiare nel Movimento lo faremo. Se ci sono strutture o luoghi decisionali da creare: lo faremo. Prima di ogni altra decisione, oggi però ho anche io il diritto di sapere cosa ne pensate voi del mio operato. Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola" scrive in un post sul Blog delle Stelle il vicepremier. "Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato"

"Sarà tutto il Movimento 5 Stelle a scegliere. Se il Movimento rinnoverà la fiducia in me - aggiunge - allora ci metteremo al lavoro per cambiare tante cose che non vanno. Io personalmente con ancora più impegno e dedizione. La domanda a cui rispondere è: 'Confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle?'". Votazioni aperte dalle 10 alle 20 del 30 maggio.

"Nelle ultime quarantotto ore hanno detto di tutto contro di me. Dichiarazioni di ogni tipo da ogni parte. Ho letto anche i vostri tantissimi messaggi. Alcuni di incoraggiamento, altri che mi hanno fatto riflettere. E di questo vi ringrazio - aggiunge -. La vita, per ognuno di noi, è fatta di diritti e doveri. Non scappa nessuno. Non mi sono mai sottratto ad alcuna responsabilità, in questi anni ci ho sempre messo sempre la faccia".

"A differenza di alcuni, ma assieme a tanti anche di voi, sono sei anni che non mi fermo e credo di aver sempre onorato sempre i miei doveri, rendendone sempre conto a tutti gli iscritti e gli attivisti del Movimento". Ecco perché, alla luce dei risultati delle Europee, il vicepremier decide di chiedere agli iscritti di votare (e valutare) il suo operato.

"Non mi sono mai risparmiato. Mai avrei pensato che lavorare tanto potesse essere una colpa" scrive Di Maio. "Non mi sono mai risparmiato - insiste - in nessuna campagna elettorale. Ce l'ho messa sempre tutta anche quando nessuno ci credeva. Avevo promesso a tutti di portare il Movimento al governo da candidato premier e ci siamo riusciti. Avevamo promesso il reddito di cittadinanza, quota 100, di smantellare il jobs act, di bloccare le trivelle in mare e aiutare le piccole e medie imprese iniziando ad abbassare le tasse. Di investire nell'innovazione e di bloccare alcune direttive che stavano distruggendo il commercio. È per questi obiettivi che ho deciso un anno fa di assumere l'incarico di ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico".

BONAFEDE - Dopo l'annuncio, le prime reazioni. "Mi sembra scontato - dice il ministro della Giustizia, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario forense - da parte mia la fiducia a Di Maio è assoluta e totale". Lui "ha deciso di chiedere agli iscritti un atto di fiducia, è un suo gesto in un momento in cui il movimento gli ha già confermato la fiducia coma fatto da grillo e da altri esponenti" sottolinea Bonafede. "E' la reazione di chi a seguito delle elezioni non fa finta di niente ma si assume le sue responsabilità con un costante rapporto con gli elettori".

SIBILIA - Il risultato alle Europee non è imputabile a Di Maio, "che si è speso come un dannato pur dovendo ricoprire molteplici ruoli. Ruoli che ha ricoperto con serietà e successo, sui quali nessuno ha detto una parola ieri e non vedo perché debba farlo oggi" scrive poi su Facebook Carlo Sibilia, sottosegretario al ministero dell'Interno ed ex membro del direttorio grillino. "Di sicuro urge una riorganizzazione sui territori. In questo momento di sicuro non ci sono alternative a Luigi come capo politico".

APPENDINO - Infine per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, "ci sono ancora troppe cose da portare avanti per la comunità, nel Paese e a Torino. Per questo confermerò la mia fiducia a Luigi Di Maio" scrive su Facebook. "La forza di una squadra si vede nei momenti di difficoltà".

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